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DOTTOR PRIANO NON FACCIA COME IL SIGNOR VANDONE

Lo stesso avvocato Franco Paneri, nominato consulente del comune (il venditore) nel gennaio 2009, il 18 maggio 2009 scriveva per conto dell’acquirente: “Ho ricevuto incarico da Alfarma Srl acquirente delle quote sociali di Farmal di evidenziarvi come in seguito ad un rilievo effettuato dal collegio sindacale della partecipata sono emerse, nell’ambito dell’esame del bilancio provvisorio 2008 (esercizio integralmente gestito dal Comune quale socio unico) perdite determinate secondo corretti principi contabili nell’ammontare di € 258,222,86”. In buona sostanza, l’avvocato Franco Paneri “…auspicando un immediato riscontro da parte vostra (il Comune, n.d.r.) nel comune interesse delle parti” chiedeva per conto dell’acquirente Alfarma Srl che il Comune accettasse la proposta di un’immediata devoluzione di 258.222,86 anche mediante compensazione delle partite dare/avere intercorrenti tra il Comune e Farmal Srl. Mi stupisce, a questo proposito, l’indubbia abilità dell’avvocato Franco Paneri che è riuscito a ricoprire due ruoli così lontani e così diversi in meno di sei mesi. Che cosa si sia fatto dare da Alfarma Srl per la consulenza non si sa e non lo voglio sapere, ma la nomina del figlio Marco Paneri nel Consiglio di Amministrazione di Farmal Srl, è stata voluta dal sindaco Fabbio con decreto 227 del 17 dicembre 2008, e quindi non è un favore dell’acquirente Alfarma Srl. Resta il fatto incontrovertibile che l’avvocato Franco Paneri è stato incaricato dal Comune di Alessandria per 40.000,00 euro (capitolo 10102065 del bilancio 2008). Ma a fine 2009, quando, con la fusione inversa di cui sopra, al povero Comune di Alessandria toccò di pagare rata e interessi del mutuo contratto da Alfarma Srl, l’avvocato Paneri dov’era? Ha dato qualche informativa? E dov’era il dottor Priano capogruppo del PDL alessandrino che ora fa finta di non sapere e vuole vendere quel maledetto ultimo 20%? Ci aiuti, Priano, almeno ora a capire, data la latitanza di Vandone, quanto ci sia costata veramente l’operazione delle farmacie comunali. Infatti, ai 40.000 euro dati dal venditore (Comune di Alessandria) all’avvocato Franco Paneri, bisogna sommare la quota parte dei 258,222,86 chiesta dallo stesso Paneri a maggio 2009 per conto dell’acquirente (Alfarma Srl), l’accollo, sempre quota parte, del debito assunto da Farmal Srl per il finanziamento di Alfarma Srl di 10.000.000 di euro, contratto con la Cassa di Risparmio di Alessandria e fatto decorrere retroattivamente al 1° gennaio 2009 col progetto di fusione inversa di fine 2009, il costo della perizia del dottor Roberto Malvezzi e del dottor Daniele Pittatore nominati consulenti dal Comune di Alessandria per la valutazione delle sei farmacie in vendita, per complessivi 115.000 euro. Tutta questa zuppa l’ha messa su proprio il signor Vandone ed ora è lecito augurarsi che, nel caso il dottor Priano si dovesse occupare di un’altra vendita analoga inerente sempre Farmal Srl, in veste, chissà, di membro della prossima giunta, forse anche, spera lui, in veste di sindaco (anche se sono in molti a scommettere che gli attuali reggitori della Cosa Pubblica se ne torneranno presto a casa), non faccia lo stesso casino che è stato fatto nell’affare Farmal-Alfarma dal signor Vandone

 

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