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CASE AI PROFUGHI ISTRIANI

Alessandria – I profughi di Istria, Fiume e Dalmazia che, dopo la seconda guerra mondiale, decisero di venire a vivere in Italia e ai quali fu assegnato un alloggio delle case popolari, potranno esercitare il diritto di acquisto dell’abitazione. È il provvedimento sull’alienazione degli alloggi di edilizia sociale riservati ai profughi, presentato dalla Giunta e approvato in Aula il 14 settembre all’unanimità. Marco Botta, esponente del Pdl e Consigliere Regionale del Piemonte, commenta in questo modo il provvedimento: “Una legge per risarcire, anche se tardivamente, i profughi che dopo la seconda guerra mondiale decisero di rimanere a vivere in Italia. Un provvedimento che tocca da vicino la provincia di Alessandria e che ha visto nel capoluogo e a Tortona due tra i principali centri cittadini piemontesi che hanno accolto gli italiani provenienti da Istria, Fiume e Dalmazia”. Per poter garantire equità di trattamento, è stato fatto in modo che prezzo e modalità di cessione degli alloggi in questione fossero i medesimi previsti dalla legge per gli alloggi costruiti ad hoc per i profughi, ovvero il 50% del costo di costruzione originario, con l’esclusione dei costi sostenuti per i successivi interventi di manutenzione, da corrispondere in un’unica soluzione. Legittimati all’acquisto degli alloggi saranno i profughi stessi, assegnatari dei medesimi, oppure, in caso di decesso, i familiari che vivevano con loro purché sia riconosciuto il diritto di subentro e siano in regola pagamento dei canoni di locazione e relative spese. Importante è che la domanda di acquisto sia presentata entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. La disciplina si estende anche agli immobili realizzati, assegnati o utilizzati dai profughi o da loro associazioni in cui si svolgono o si sono svolte attività culturali e sociali a loro favore

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