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Lovelli vuole per il Comune di Novi la Caserma Giorgi

Novi Ligure (AL) a.g. (19.08.2011) – Dopo il “niet” di La Russa alla cessione della Caserma di Novi al comune, con conseguente beffa per gli immobiliaristi novesi, l’onorevole Mario Lovelli ha chiesto nuovamente, tramite un’interrogazione a risposta in Commissione, rivolta al Ministro della Difesa, il trasferimento al Comune di Novi Ligure dell’edificio dell’ex Caserma Giorgi, situata in via Verdi 37, ai sensi del decreto legislativo 28 maggio 2011, n.85, recante “Attribuzione a Camuni, Province, Città metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell’articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n.42”. Lo stabile oggetto dell’atto di sindacato ispettivo è stato riportato dall’ANCI nella lista dei beni di competenza del Ministero della Difesa non trasferibili ai Comuni, sulla base del suo utilizzo “per comprovate ed effettive finalità istituzionali”ed in particolare per la presenza della Sede del Comando Tenenza. Secondo quanto fa sapere Lovelli: “In realtà, lo spazio in cui ha sede la Caserma della Guardia di Finanza riguarda una parte decisamente esigua dell’intero edificio. La motivazione individuata per giustificare la non attribuzione al Comune dello stabile – si lòegge ancora nel sito dell’onorevole PD novese – risulta quindi non essere congrua.  Inoltre, la parte del complesso attualmente non utilizzata versa in uno stato di grave degrado, ma le vigenti disposizioni normative, che prevedono unicamente la concessione in uso degli immobili, non rendono possibile la messa in atto di interventi di valorizzazione e di recupero funzionale della struttura, causando la permanenza di uno stato di insicurezza dello stabile, destinata presumibilmente a peggiorare”. Secondo Lovelli il trasferimento dell’ex Caserma Giorgi, ora di competenza del Ministero della Difesa, al Comune di Novi Ligure, ne assicurerebbe un utilizzo pubblico e sociale più ampio, sulla base di un progetto di riqualificazione promosso dalla stessa amministrazione comunale. A questo proposito esisterebbe già un progetto esecutivo di un privato che vorrebbe assicurarsi l’appalto dei lavori di ristrutturazione dell’immobile. E non solo l’appalto perché, secondo i bene informati, il Comune non avrebbe nessuna intenzione di tenersi una struttura costosissima che non potrebbe mantenere. Quindi dopo il trasferimento,  ci sarebbe un’asta per la sua alienazione a privati e qui entrano in ballo i soliti ballerini, in particolare uno, sempre lui, l’uomo per tutte le stagioni e di tutte le bandiere. Che bello.

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