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LA GIUNTA FABBIO VERSO IL DISSESTO

Agenti della Guardia di Finanza insieme ai periti del Tribunale di Alessandria ed al PM Ghio si sono recati stamane nell’ufficio del segretario generale Tuminello. Forse in settimana potrebbero essere recapitati due avvisi di garanzia al sindaco Fabbio e all’assessore Vandone. Tutti gli interessati rischiano di rimanere fuori dalla politica per dieci anni.
di Andrea Guenna
Alessandria (18.10.2011)
 – Potrebbero essere queste le ultime ore per la Giunta del sindaco Piercarlo Fabbio e la fine della carriera politica, almeno per dieci anni, di tutti i consiglieri di maggioranza, sindaco compreso. La vicenda dei bilanci “taroccati” secondo la Corte dei Conti è sul punto di esplodere e, stando a fonti molto attendibili, potrebbe costare cara a sindaco e maggioranza. Agenti della Guardia di Finanza insieme ai periti del Tribunale di Alessandria ed al PM Ghio si sono recati stamane nell’ufficio del segretario generale Antonio Tuminello ed hanno sequestrato i CD con le dichiarazioni in aula del sindaco Fabbio e dell’assessore Luciano Vandone in occasione della presentazione del bilancio 2010, ed acquisito documentazione relativa ai rapporti con le municipalizzate. È il cerchio che si sta chiudendo. Da indiscrezioni trapelate negli ambienti giudiziari pare che la contabilità del 2010 abbia sforato i parametri di stabilità in otto punti su dieci e quindi si prefigurerebbe il dissesto. Ma non è finita perché gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria hanno anche sequestrato i documenti relativi ai pagamenti effettuati ad amministratori di Giunta e di Consiglio. Si tratta di un dossier piuttosto scottante che è finito diritto diritto negli uffici della Procura della Repubblica per un’istruttoria che si aggiunge all’inchiesta in corso da parte della Corte dei Conti. Gli scenari, per sindaco e giunta, ma anche per tutti i consiglieri di maggioranza, sono a tinte fosche, aggravati dal fatto che vi è un interesse da parte degli inquirenti anche per le dichiarazioni obiettivamente offensive fatte in Consiglio Comunale all’indirizzo della dottoressa Antonella Perrone in qualità di revisore dei conti cui il consigliere Bocchio (AN) ed altri avrebbero rivolto frasi poco rispettose del tipo: “La vergine e il minotauro” alludendo alla signora Perrone e: “PRC, Partito dei Revisori dei Conti” riferita al collegio. Agli occhi degli inquirenti non sembra passare inosservato neppure il fatto che tutti i consiglieri di maggioranza hanno votato contro un parere negativo dei revisori aggravando le loro responsabilità. Ora, al dissesto dell’amministrazione comunale ed allo sforamento del patto di stabilità, si è aggiunta la diffamazione. I consiglieri comunali che hanno partecipato a questi atti rischiano veramente molto sia sul piano civile che penale. Un bel cocktail esplosivo che ha fatto precipitare gli eventi per cui ora non c’è più tempo e modo per rimediare e a nulla serviranno i tecnici esterni o i cincischiamenti di Piercarlo Fabbio e del suo “fedele puntello” Fabrizio Priano, Capogruppo PDL in Consiglio Comunale, che, ormai, hanno fatto il loro tempo.

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