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SARÀ DECLASSATO L’OSPEDALE DI TORTONA?

Tortona (AL) – È vero che la Regione Piemonte voglia declassare gli ospedali di Tortona, Acqui ed Ovada? Dopo le dichiarazioni del consigliere regionale del PD Rocchino Muliere in merito al presunto declassamento dell’ospedale di Tortona, giungono puntuali le smentite dell’assessore regionale alla sanità. “Non abbiamo fatto nessuna classifica sugli ospedali del Piemonte. Non ci saranno ospedali di serie A e ospedali di serie B”. L’assessore alla Sanità della Regione, Paolo Monferino, interviene con queste parole, dopo la conferenza stampa relativa al futuro dell’ospedale di Tortona che si è svolta nell’atrio dell’ospedale e alla quale ha partecipato anche il Sindaco di Tortona Massimo Berutti. A sentire Muliere invece le cose non starebbero esattamente così:  “Dalla tabella resa nota – fa sapere Muliere – l’ospedale SS Antonio e Biagio rimane ospedale di riferimento, con sede di Dea di secondo livello, mentre gli ospedali di Tortona, Acqui Terme e Ovada vengono declassati a ospedali di prossimità, cioè di terzo livello. Quelli che secondo la stessa tabella fornita dall’assessore, non sono sede di DEA”. Questo significa che Tortona perderà il Dipartimento di emergenza così com’è stato realizzato ed è in forse persino il reparto di Rianimazione e tutto a favore dell’ospedale di Novi Ligure. Monferino risponde: “Il nuovo Piano socio sanitariodefinisce funzioni diverse e contenuti ed attività diversi nei vari ospedali dei territori piemontesi con il fine di evitare inutili doppioni e razionalizzare il sistema sanitario regionale”. Quindi secondo l’assessore l’ospedale di Tortona non sarà declassato e le attività che attualmente si svolgono dentro le sue mura rimarranno tali. Tortona sarà considerato, con Novi, un ospedale unico, come in un altro caso piemontese, nel Vco, dove il Castelli di Verbania e il San Biagio di Domodossola diventeranno appunto un ospedale unico. Ma secondo Muliere dal documento della Regione Piemonte emerge formalizzata un’altra realtà, già per altro nota: la vasta rappresentanza territoriale degli ospedali che rientrano sotto l’azienda ospedaliera di Alessandria. Ad Alessandria si svolgerà la consultazione sul piano sociosanitario regionale in discussione. Per molti sarà l’occasione decisiva per far valere le ragioni di chi esprime preoccupazione per il futuro della sanità della provincia di Alessandria e chiede di poter contare nel ridisegno di una sanità pubblica che non deve arretrare nella qualità e nei servizi finora erogati.

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