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PRESENTATO “IL MIO TEMPO” DI BOJOLI

Serravalle Scrivia (AL) (04.09.2011) – Sabato 10 settembre alle ore 21 presso il Circolo Arci nel Parco di Villa Caffarena verrà presentato il libro “Il Mio Tempo” di Lorenzo Bojoli. Il Comune di Serravalle Scrivia, la Biblioteca Comunale in collaborazione con il Circolo ARCI la Storia promuoveranno la presentazione di questo volume. La serata sarà non solo all’insegna della poesia e della prosa ma anche della musica: il gruppo musicale Ariondassa, di cui lo stesso autore fa parte, accompagnerà tutta la presentazione del testo unendo acustica e parole, traghettando gli ascoltatori verso un mondo di suoni, racconti di vita e di mare, rime e virtuosismi poetici. L’autore, Lorenzo Bojoli, nasce ad Alessandria nel dicembre del 1952. Dopo gli studi liceali si diploma in scultura frequentando le accademie di Belle Arti di “Brera” a Milano e “Albertina” a Torino. Consolida l’esperienza espressiva scultorea sotto la guida del Maestro Sandro Cherchi e inizia a dipingere grazie alla frequentazione delle modelle di Enrico Paolucci. Si interessa alla calcografia apprendendone tecniche e segreti seguendo gli insegnamenti dei Maestri Mario Calandri e Francesco Franco. Negli anni settanta si allontana dalla produzione figurativa e si immerge nel pensiero concettuale. Frequentando la Galleria “Sperone” a Torino viene a contatto con i maggiori esponenti dell’Arte Povera. In virtù della loro conoscenza conduce una analisi letteraria riguardante il loro lavoro. La tesi “Contatto diretto” pubblicata nel giugno del 1975 diventerà testo universitario utile alla comprensione delle dinamiche espressive delle avanguardie del tardo novecento. L’interesse per la scrittura e la poesia, specie per i poeti americani della “Beat Generation” lo inducono a collaborare con il mondo teatrale. Insieme a Roberto Bergaglio realizza le scenografie de “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov con la regia di Aldo Trionfo in scena al Teatro Carignano di Torino e partecipa al recital parabolico in due tempi e quattro movimenti “Il Trasloco” al fianco di Vittorio Gassman in occasione dell’inaugurazione del ricostruito Teatro Regio di Torino. Da sempre appassionato musicista si occupa di ricerca etnomusicale sul territorio piemontese. Negli anni ottanta fonda il gruppo di riproposta “Tre Martelli”. Contemporaneamente partecipa alla formazione “Ciapa Rusa” incidendo il primo disco “Tend da cont l’archet che la sonada l’è longa” pietra miliare del folk revival piemontese. Dopo aver contribuito alla rinascita dell’oboe tradizionale della Quattro Province, continua a svolgere attività concertistica internazionale con il gruppo “Ariondassa”. Attualmente si occupa di letteratura e pittura, poesia e musica, oltre a svolgere attività docimologica scolastica. Vive e lavora a Serravalle Scrivia, nel Basso Piemonte Entroterra Ligure. Paese che Lorenzo Bojoli ama definire la propria Parigi! “Il libro non è né un racconto né un romanzo – spiega Bojoli – sono quattro capitoli diversi, raccolti nello stesso volume e cosi intitolati: il primo capitolo “Racconti di Mare”, il secondo “Racconti di terra”, il terzo “Rime Sparse” e l’ultimo “Il Mio Tempo”. Soprattutto nel primo, secondo e quarto capitolo ci si immerge in un mio personale percorso psicanalitico dove certamente invenzione e fantasia vengono utilizzate ma i sentimenti e le sensazioni descritte sono assolutamente autentiche. In particolare, nell’ultimo capitolo metto semplicemente il mio cuore a nudo. Il terzo capitolo invece è composto da una piccola raccolta di mie Rime Sparse calligrafiche ristampate nel volume esattamente come vengono scritte su carta da me originariamente. Infatti la componente più importante di questo capitolo  sta proprio in questo esercizio stilistico anche estetico come, per esempio, l’uso delle maiuscole, che vanno a sottolineare sensazioni e passaggi importanti. Ho cercato di unire un uso virtuoso della rime con una sostanza della poesia che fosse poi credibile, piacevole e che suscitasse emozione in chi legge. L’uso stesso del pennino e dell’inchiostro è per me fonte non solo artistica ma di grande piacere personale, che si trasmette poi nell’opera stessa”. Anche l’Assessore alla Cultura, Riccardo Lera ha voluto commentare la promozione del libro “Siamo orgogliosi di aver dato ad un artista cosi eclettico del nostro territorio la possibilità di esprimersi non solo con le sue capacità musicali e grafiche ma anche con la prosa e la poesia”.

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