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SPARISCE A VALENZA UN CARICO D’ORO DA UN FURGONE DIRETTO IN BELGIO

I 70 chilogrammi del prezioso metallo, partiti da Arezzo su un furgone portavalori diretto a Bruxelles, dopo una pausa a Valenza Po, non sono mai arrivati nella capitale belga. Al loro posto i destinatari hanno trovato pesi da palestra. Impegnati nell’indagine i carabinieri di Arezzo e di Alessandria e gli uomini dell’Interpol, essendo la denuncia scattata in Belgio
Alessandria (14.11.2011)
 – Resta avvolta nel mistero la scomparsa di 70 chilogrammi d’oro, per un valore di circa 3 milioni di euro, partiti da Arezzo ma mai giunti a destinazione, cioè a Bruxelles dove, all’arrivo, nelle scatole sono stati trovati solo pesi da palestra. La vicenda ha avuto inizio una decina di giorni fa, quando dalla Chimet di Arezzo, un’azienda specializzata nel recupero di metalli preziosi da scarti di lavorazione, il carico d’oro è partito a bordo di un furgone portavalori diretto a Valenza Po (AL). Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, i contenitori con l’oro sarebbero stati scaricati dal furgone e con un altro mezzo, di proprietà di un’altra agenzia portavalori, trasportati all’aeroporto di Malpensa per essere caricati su un volo di linea diretto a Bruxelles. All’arrivo nella capitale belga la sorpresa: nelle scatole c’erano solo pesi da palestra. Nessuna traccia dei ladri e soprattutto nessun indizio su come siano riusciti a sostituire il prezioso metallo con i pesi da palestra dello stesso peso dell’oro partito dalla Chimet. L’unica certezza per gli inquirenti è che l’area dove opera l’azienda aretina, uno dei principali distretti orafi italiani, è da un po’ di tempo nel mirino di ladri specializzati.

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