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LA BASE LEGHISTA IN SUBBUGLIO: LA LEGA CI HA SCARICATO

Il Comune ha chiuso il cancello ma al di là i lavoratori manifestano (Foto La Stampa)
Aristor (l’80% è detenuta da Compass Croup, le restanti quote dai Comuni di Alessandria e di Valenza) non essendo pagata per il servizio, non paga gli stipendi ai dipendenti. E la Lega, che è in maggioranza nei comuni debitori, cosa fa? Il segretario provinciale Molinari cosa fa?
di Andrea Guenna
Alessandria (18.12.2011)
 – “Carta straccia” ci dice qualche dipendente di Aristor che, invece dei soldi, come stipendio di novembre ha ricevuto la busta paga e bon. I lavoratori hanno manifestato rumorosamente giovedì davanti al Municipio di Alessandria che, per tutta risposta, ha sbarrato i cancelli d’entrata (bella dimostrazione di democrazia, complimenti Fabbio!) e hanno preannunciato un’assemblea che si terrà domani pomeriggio, sempre davanti a Palazzo Rosso. Si preannuncia uno sciopero a oltranza per avere lo stipendio. Da parte sua Aristor che ora è un’azienda sostanzialmente privata (l’80% è detenuto da Compass Croup, le restanti quote dai Comuni di Alessandria e di Valenza), non ricevendo il pagamento dai Comuni per il servizio prestato (non ci è dato sapere se il Comune di Valenza ha pagato o meno), non ha soldi per pagare gli stipendi. E non gli si può dar torto visto che il privato fa business e non assistenza sociale. C’è da chiedersi piuttosto come mai il comportamento delle giunte alessandrina e valenzana, dove è presente anche la Lega Nord, abbiano un altro approccio nei confronti delle cooperative bianche titolari di altri servizi municipali. Approfondiremo in altra circostanza questa problematica. Per ora Maura Settimo, Silvia Robutti e Cristina Vignuolo di Uil, Cgil e Cisl hanno proclamato lo sciopero a oltranza a partire da martedì. A Valenza, città amministrata anche dalla Lega, c’è molta preoccupazione.
L’assessore Bajardi (Lega) ha dichiarato: “Non staremo ad attendere passivamente stiamo valutando tutte le strade percorribili che ci permettano di uscire da questa situazione insostenibile. Certamente le scelte adottate dall’amministrazione che ci ha preceduto si sono dimostrate per il nostro Comune un fallimento. L’essere entrati nel capitale di Aristor, anche se ora solamente per il 5%, ha comportato un esborso per due anni consecutivi di un centinaio di migliaia di euro per ripianare le perdite della società. Inoltre – ha continuato l’esponente della Lega -, l’aver sottoscritto un contratto di ben quindici anni per la somministrazione dei pasti nelle scuole valenzane, senza prevedere tra l’altro servizi sostitutivi in caso di sciopero, ha comportato la grave situazione che ora è sotto gli occhi di tutti”.
Bajardi secondo il nostro modesto parere, più che delle conseguenze politiche, farebbe bene a preoccuparsi della sorte dei lavoratori che si accingono a passare un Natale di m… a causa degli stipendi non pagati anche per le scelte del Comune Leghista di Valenza. La Lega, che si proclama partito della gente, vicino alla gente, partito di popolo vicino al popolo, dovrebbe fare qualcosa e non stare ad aspettare l’evolversi della situazione. Per esempio, cosa fa il segretario provinciale della Lega Nord nonché vice presiedente del Consiglio Regionale Piemontese e buon amico del governatore Cota (Lega anche lui) Riccardo Molinari? Aspetta che i vari assessori leghisti vadano col cappello in mano a chiedergli un aiuto o, visto che non abita a Tokio ma ad Alessandria e le cose le sa perchè legge i giornali, non pensa che sia meglio intervenuire subito senza essere sollecitato per fare qualcosa di positivo nel tentativo, almeno quello, di raddrizzare le sorti dei lavoratori in bolletta non certo per colpa loro?
“Abbiamo lavorato, vogliamo lo stipendio” gridavano disperati i lavoratori di Aristor sotto i portici del Comune.
Qualcuno gridava isolato: “Mio figlio non ha da mangiare”.
Cosa deve accadere ancora perché i politici della Lega si muovano e non pensino solo agli incerti equilibri di potere nella “Giunta da processo” del Sindaco Fabbio?
Nel 2009 Aristor, fortemente indebitata, fu ceduta, su proposta del Comune di Alessandria, a Compass Group. In quel tempo il Comune di Valenza deteneva il 20% e ne cedette subito il 15% al Comune di Alessandria, mantenendo la quota più bassa del 5% per esercitare un minimo di controllo. Controllo? Quale controllo!
“Pur comprendendo le ragioni di chi sciopera – aggiunge l’assessore leghista Bajardi -, va sottolineato come coloro che ci rimettano siano esclusivamente le famiglie e in modo particolare i bambini (Ma va? N.d.r.). Chiediamo la massima comprensione da parte di tutti, perché con l’appoggio dell’intera città potremo far sentire la nostra voce e avremo la forza per risolvere in senso positivo e definitivo il problema”.
E allora si muova assessore. Vada oltre i proclami e gli slogan. Deve sapere che ormai la base leghista non ci sta e ritiene che anche voi della Lega abbiate grosse responsabilità.
“Tutte chiacchiere. La verità è che la Lega ci ha abbandonato – ci ha detto un operaio di Valenza – loro pensano solo a tirarsi fuori politicamente ma lasciano noi nel fango. Ce ne ricorderemo alle elezioni che verranno”.

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