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DA CGIL-CISL-UIL TORINO

IMPENSABILI ULTERIORI TAGLI ALLA SANITÀ OLTRE A QUELLI PROGRAMMATI –
Apprendiamo che il 13 dicembre scorso al tavolo tecnico, con Ministeri della Salute e dell’Economia, la Regione Piemonte è stata dichiarata inadempiente, non avendo raggiunto gli obiettivi di risparmio previsti dal Piano di Rientro.
Per questo motivo i Ministeri competenti hanno annunciato, cosi come appare nel sito del Ministero della Salute, che non sarà possibile erogare alla Regione Piemonte alcuna spettanza per la copertura del disavanzo del 2010, oggetto  del piano di rientro.
Inoltre la Regione dovrà finanziare, con risorse aggiuntive prelevate dal bilancio di previsione 2012, il disavanzo ulteriore e non coperto di 60 milioni di euro nel 2011.
Le organizzazioni sindacali rilevano che i risparmi ottenuti, ancorchè non sufficienti, sono in gran parte dovuti al taglio della spesa per il personale e alla diminuzione delle risorse, operata dalle ASL, destinate all’inserimento di anziani non autosufficienti nelle strutture protette.
Per l’anno 2012 ci saranno quindi ulteriori tagli oltre a quelli programmati (50 milioni).
Esiste pertanto il rischio concreto di un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro degli operatori del sistema e dell’erogazione dei servizi ai cittadini.
CGIL CISL UIL rilevano che sono impensabili ulteriori tagli alle risorse, cosi come ulteriori compressioni del personale senza far pesare su cittadini e operatori il deterioramento del sistema sanitario regionale.
Si sottolinea che tra le osservazioni avanzate dal Comitato tecnico si evidenzia la mancanza di un chiaro provvedimento di riorganizzazione delle assistenza post-acuzie e la carenza di elementi informativi sulle strutture da riconvertire, il crono-programma degli interventi, la relazione di impatto, sia in termini organizzativi sul personale sia sugli effetti economici.
La realizzazione di risparmi strutturali discende dall’uso appropriato delle strutture sanitarie, che include anche la riqualificazione di alcuni presidi ospedalieri e dalla riorganizzazione del sistema sanitario in modo “strutturale”.
Su queste basi CGIL CISL UIL richiedono urgentemente:
– un incontro con l’Assessore per proseguire concretamente il confronto sul Piano Sanitario Regionale;
– l’attivazione di un confronto serio sulla predisposizione del bilancio di previsione per il 2012, comprendente l’utilizzo delle risorse derivanti dal 0,5 per cento dell’addizionale IRPEF al fine di non penalizzare ulteriormente la spesa sanitaria e quella sociale.

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