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SCOPPIA LA PROTESTA DEI PENDOLARI… NONOSTANTE I COMITATI

Novi Ligure (AL) – Ritardi, soppressioni di treni, vagoni gelati, passeggeri buttati fuori dal treno, fermo per guasto improvviso, in mezzo alla neve. Da tre settimane il treno per Milano delle 7,54 si ferma ansimante a Novi e si guasta: è rimasto fermo sul binario 4 giorni negli ultimi otto. Il malumore dei pendolari sale e una cinquantina di loro ha dato vita alla protesta spontanea. Senza la “benedizione” dell’inerte comitato, hanno preso d’assalto la biglietteria dopo che l’impiegato aveva consegnato l’ennesino stampato per i reclami.. “Non se ne può più – dice al cronista la pendolare Rita P.- l’esasperazione è tanta anche perché spesso non si riesce neppure a trovare un interlocutore col quale tentare di discutere. Il personale sul treno o in stazione, dipendente di Trenitalia”.  E qui inizia lo scarica barile: “Non siamo noi i responsabili – risponde l’omino di Trenitalia – ma Trenord”. Da Trenord serafici ammettono e dicono: “Dal 2 febbraio il regionale è stato cancellato soltanto tre volte”. Desolante. Per queso… “servizio” sono  aumentate perfino le tariffe: l’abbonamento mensile è salito da 70 a 97 euro. Intanto di puntuale a Trenitalia ci sono solo i ritardi. Mercoledì 1 febbraio il 7,54 al ritorno è arrivato in ritardo di un’ora. Giovedì 2 il regionale della mattina è stato soppresso e i viaggiatori sono stati dirottati ad Arquata dove avrebbe dovuto partire un treno per Milano che è stato poi soppresso anche quello. Alla fine un autobus li ha poi trasportati a Tortona dove sono saliti su un Intercity per Milano. Lunedì 6 febbraio un altro treno soppresso.

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