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LE CINQUE STELLE DI GRILLO PUNGERANNO ANCHE DA NOI?

di Max Corradi
Alessandria –
Tra la miriade di liste presentate per le prossime amministrative, ce n’è una che potrebbe creare notevoli sparigli oltre a quelli già in atto: si tratta della lista Cinque Stelle di Beppe Grillo con Angelo Malerba candidato alla carica di Sindaco di Alessandria. La presenza dei “Grillini” interessa tutt’Italia, da Alessandria a Parma, da Genova a Piacenza fin giù a Taranto e Lecce. Il doppio, più o meno, del numero di liste presentate solo l’anno scorso. In Italia sono già 150 i consiglieri del movimento che siedono in amministrazioni, per ora solo comunali e regionali, mentre i principali sondaggi danno i seguaci del comico genovese attestati intorno al 4-5% (Euromedia), 5% (Research e Ipsos), 6-7% (Datamonitor), 7% (Swg). Qualcuno che se ne intende giura che ad Alessanfdria il Movimento Cinque Stelle supererà il 5% e farà un consigliere. “Anche coi giornali contro siamo la terza forza politica di questo Paese”, diceva qualche sera fa Beppe Grillo in un comizio a sostegno del suo candidato sindaco a San Giorgio a Cremano. Il fenomeno c’è ed è evidente, se teniamo conto che l’anno scorso il movimento ha sfiorato il 10% alle comunali di Bologna, e toccato l’11,8% a Rimini come nella lombarda Varedo, e molti si chiedono se la protesta possa attecchire anche da noi ad Alessandria dove la gente non ne può più e in gran parte non si ritiene più rappresentata dai partiti. Dopo gli scandali della Giunta del Sindaco Fabbio su cui pende la spada di Damocle dei processi e delle verifiche impietose della Corte dei Conti, con richiesta di risarcimenti milionari; dopo la discesa in campo di Mara Scagni, ex sindaco di Alessandria, ex PD ed oggi indipendente, che sicuramente toglierà molti voti a Rita Rossa che è data in picchiata da tutti i sondaggi rispetto al 40% dell’inizio, i Grillini potranno dire certamente la loro. Per quanto riguarda la Lega Nord non è detto che crolli lasciando voti in libera uscita. Dipenderà molto se saprà gestire la transizione da Bossi a Maroni. Certamente la Lega è l’unico partito che in presenza, non di avvisi di garanzia, ma solo di sospetti e di annunci di inchieste a carico, ha avuto il coraggio di fare pulizia subito con le dimissioni di Bossi e del trota e l’espulsione di Rosi Mauuro e Belsito. Chapeau.

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