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VITTORIO SARTORIO E LA DESTRA, INSIEME ALLA GENTE

di Andrea Guenna
Alessandria –
Stasera si chiude; finalmente finisce la campagna elettorale e domenica si va alle urne. Mentre sono davanti al PC suonano alla porta, vado ad aprire e chi ti vedo? Un carissimo amico: Vittorio Sartorio.
Guenna. Dovevano arrivare le elezioni in cui sei candidato per avere l’onore di una tua visita, eh?
Sartorio. Hai ragione. Sì, lo confesso, la mia visita è interessata. Fammi un po’ di pubblicità.
Guenna. Proprio perché sei tu.

Ci abbracciamo e andiamo in ufficio. Io e la famiglia Sartorio siamo legati da antichi e splendidi rapporti. Quando ero ragazzo andavo a cronometrare con Renzo Sartorio, lo zio di Vittorio, architetto e segretario provinciale della Federazione Italiana Cronometristi. Abbiamo cronometrato sci, atletica, nuoto, e andavamo spesso a Morano Po all’autodromo a cronometrare le auto da corsa. Bei tempi. Ma conoscevo bene anche il papà di Vittorio, Renato Sartorio, mancato poco tempo fa, fotografo emerito di Alessandria, uomo simpatico, diretto, molto intelligente come tutti i Sartorio. Ed ora Vittorio, 55 anni, un tipo simpatico, battuta pronta, cordiale. Una bella persona. Da quando ha chiuso il negozio da fotografo, è libero professionista nel settore dell’immagine, fotografo e operatore RAI. Continua insomma la tradizione di famiglia nel’ambito della fotografia e cinematografia iniziata agli albori del secolo scorso da nonno Domenico.

Guenna. Di un po’, con chi ti candidi?
Sartorio. Con La Destra.
Guenna. Perbacco, vai giù pesante. Non ami le sbavature. Ti piacciono le prese di posizione nette e decise!
Sartorio. Penso che questa sia l’unica forza politica che esprime coerenza. Coerenza nelle battaglie sul sociale, coerenza sull’identità dell’Italia e degli Italiani. Una coerenza che non è di nessuna forza politica, neppure di quelle forze che si spacciano di centro destra, infangando i valori della Destra.
Guenna. A parte gli ideali che sono tutti da rispettare perché espressione delle intime convinzioni di chi i porta avanti, qual è la tua idea di Alessandria, visto che stavolta si tratta di elezioni amministrative.
Sartorio. La nostra idea per Alessandria è anche un’idea per l’Italia: far partire l’economia detassando il popolo. Dopo la prova reale del fallimento del governo Monti, che ha generato la più dura regressione della storia, con la scusa del risanamento dello Stato, che ha applicato nuove tasse per i più deboli, senza scalfire i poteri forti, bisogna cambiare rotta.
Guenna. Ma allora la vostra è una destra sociale, anzi socialista. O mi sbaglio?
Sartorio. In un certo senso è così. Noi proponiamo qualcosa di nuovo, di fresco, di semplice ma, allo stesso tempo, e proprio per questo, molto efficace. Vogliamo eliminare gli sprechi, riducendo le tasse e le gabelle al popolo, dando più potere d’acquisto ai cittadini per far ripartire la nostra città. Smettiamola con discorsi di propaganda, smettiamo con una classe di politici che non sono collegati alla realtà del quotidiano, che sembrano “connessi” solo al momento di chiedere il voto.
Guenna. Perché questa tua scelta di scendere in campo?
Sartorio. L’ho fatto perché credo in questa forza politica che è l’unica, oggi, di vera opposizione al governo Monti, criticato ma appoggiato da tutte le forze politiche del palazzo, dalla sinistra (PD) alla pseudo destra (PDL), forze sempre pronte a far campagne elettorali e sempre pronte a difendere il proprio seggiolino. Ho aderito alla Destra, per appoggiare il nostro candidato sindaco. Un candidato come noi, che lavora tutti i giorni per vivere.

Vittorio ci crede, ed è per questo che l’ho ospitato nel mio giornale. Qui da noi hanno spazio solo le persone oneste e sincere, di qualsiasi parte politica e di qualsiasi credo. Forza Vittorio anche se, come tu sai, io non ti voterò.

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