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ACQUI VUOLE RIENTRARE NEL CDA DI AMAG

Il sindaco di Acqui Enrico BerteroAcqui Terme (AL) – Il sindaco Bertero si ribella: “La nostra esclusione dal consiglio di amministrazione di Amag è assolutamente inaccettabile”. Infatti, se dal punto di vista amministrativo Pietro Bianchi (assessore alle finanze del Comune di Alessandria) e Rita Rossa (sindaca di Alessandria) in rappresentanza del socio di maggioranza, cioè del Comune di Alessamdria (74% delle quote), hanno votato e fatto votare l’estromissione del Cda e del suo presidente Lorenzo Repetto in forza della maggioranza delle quote, politicamente e dal punto di vista territoriale la decisione è condivisa dalla sparuta minoranza (il 20%) dei comuni facenti parte di Amag. Infatti la conta vede in maggioranza quelli che non hanno votato contro il Cda e Repetto (in quota PDL) cioè gli astenuti (13) e i favorevoli al geometra di Castelletto ed al suo Cda (6), dall’altra parte i cinque contrari, il che fa 19 (non contrari a Repetto) a 5 (contrari). Defenestrato martedì 3 luglio dall’assessore Bianchi in base ad una mozione del sindaco di Ponti Claudio Paroldi, l’ex presidente se n’è andato sbattendo la porta e dichiarando guerra ai comuni che lo hanno sfiduciato, Alessandria in testa. Mercoledì 4 luglio in conferenza stampa Repetto ha contestato la decisione dell’assemblea dei soci Amag, avanzando forti riserve sulla legalità della decisione perché, secondo lui, non esiste la giusta causa. Repetto ripete che Amag presenta bilanci a posto ed un forte attivo, ed il valore del gruppo si è moltiplicato negli anni. L’ex presidente può contare sulla stragrande maggioranza dei comuni soci di Amag e questo ha certamente un peso. Per ora è il sindaco di Acqui Terme (PDL) alleato di Repetto a fare la prima mossa, rivendicando per la città termale un rappresentante nel consiglio di amministrazione di Amag esattamente com’era prima del blitz avviato da Paroldi. Acqui Terme oltre tutto detiene circa l’8% delle azioni del capitale societario di Amag e prima del licenziamento anzitempo di Repetto aveva un consigliere nel Cda, Franco Persani, che ricopriva la carica di vice presidente. Parla chiaro il sindaco acquese Enrico Bertero: “In mano ad Amag c’è tutto il nostro sistema fognario e di distribuzione dell’acqua, oltre a quello di numerosi paesi dell’acquese e della Valle Bormida, ed è mio dovere tutelare gli interessi dei cittadini”. Il nuovo consiglio di amministrazione di Amag infatti non rappresenta affatto il territorio amministrato perché annovera solo alessandrini: Antonello Paolo Zaccone Presidente, Daniela Berri, Enrica Cattaneo, Marco Neri, Pierfranco Robotti, dirigenti e funzionari comunali di Alessandria. Enrico Bertero incalza: “Noi auspichiamo che la nostra proposta di inserire nel Cda un nostro rappresentante sia presa in considerazione perché credo che si debba tenere presente il territorio e le sue esigenze”. Oltretutto il vecchio Cda scadeva il 31.12.2012 e la decisione di azzerarlo pare presenti anche irregolarità giuridiche perché, secondo i legali di Repetto, non esiste la giusta causa per il licenziamento in tronco. Nella mozione del sindaco Paroldi si chiedeva la revoca dell’intero organo amministrativo di Amag e il Comune di Alessandria si è immediatamente associato alla richiesta formulando una proposta di delibera votata anche dai comuni di Ponti, Cartosio, Melazzo e Bistagno. Tutto ha l’aria di una decisione presa precedentemente a tavolino ma la maggioranza dei comuni non ci sta. La partita è aperta. Gli scenari possibili sono molti. Non è detta l’ultima parola.

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