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ORA LA CAMPANA SUONA PER BOSSI E PER LA SUA LEGA

Capriata d’Orba (AL) – Un patetico Bossi ancora capo ideologico di una patetica Lega è tornato a Capriata d’Orba, sede storica della festa Padana per la provincia di Alessandria, in veste di presidente, invece che di segretario. Ad accoglierlo c’erano, tra gli altri, il pluristipendiato Tino Rossi (30.000 euro al mese), Riccardo Molinari, Daniele Poggi. Ma c’era poca gente perché il popolo padano “non praticante” ha disertato. Bossi ha parlato della necessità di “valutare tutte le espulsioni, per verificare che non ce ne siano state di ingiuste. Non possiamo spararci tra di noi, perché così facciamo solo il gioco di Monti”. Parla lui che è stato il giustiziere del più grande leghista della storia, il professor Gianfranco Miglio defenestrato da Bossi il 16 maggio 1994, quando il professore milanese è stato costretto a lasciare la Lega Nord dicendo di Bossi: “Spero proprio di non rivederlo mai più. (…). Per Bossi il federalismo è stato strumentale alla conquista e al mantenimento del potere” . Anche per questo a Bossi ricordiamo un passo del Vangelo: “Allora Gesù gli disse: “Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada”. Mt 26-52. Ed ora la campana suona per lui e la sua Lega.

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