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“I CASTELLI DEL MONFERRATO”

Un documentario turistico realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio  di Alessandria

Il castello di Gabiano (AL)Alessandria – Tra storia e leggende, nella antiche dimore del Monferrato, nasce il documentario “I Castelli del Monferrato”, prodotto dall’associazione culturale ‘La Fabbrica del Cinema’ e realizzato dalla società MFstudios di Alessandria, con la regia di Matteo Forcherio. L’audiovisivo, in lingua italiana e inglese, è stato prodotto grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, con l’obiettivo di promuovere il territorio attraverso cenni storici e curiosi racconti dei castellani, che vivono con passione all’interno di queste strutture. Un itinerario turistico tra i castelli aperti al pubblico dell’Alto e Basso Monferrato: dalla città di Casale Monferrato prosegue a Camino, Gabiano, Giarole, Acqui Terme, Morsasco, Cremolino, Prasco, Trisobbio e Roccagrimalda. Un viaggio suggestivo alla scoperta di una terra che si estende tra le province di Alessandria e che già dal nome alimenta il mistero. Sull’etimologia della parola ‘Monferrato’ esistono, infatti, varie interpretazioni e ipotesi, tra cui quella che la ricollega ad Aleramo, primo marchese del Monferrato che, secondo la leggenda, ottenne il feudo cavalcando in tre giorni e tre notti e usando un mattone (mun) per ferrare il cavallo che aveva perso un ferro (fra) durante la corsa. Così come storia e fantasy si mischiano nelle avventure di Scarampo Scarampi, marchese di Camino, che ancora oggi si aggira tra le mura con la testa tra le mani, dopo essere stato decapitato per le sue frequenti incursioni nei paesi vicini, mentre la moglie Camilla, che inutilmente aveva cercato e ottenuto un salvacondotto, per la disperazione si buttò dalla torre, da dove però ogni tanto si vede ancora il suo fantasma. In piena notte si illuminano, invece, improvvisamente le stanze del castello di Giarole, ogni volta che il pittore torinese Grosso vaga, dal 1850, alla ricerca della luce. Chiamato per decorare la sala da ballo, dopo avere dipinto sulla volta l’allegoria della pace e dell’abbondanza si sporse, cadde e morì: da allora ritorna per vincere il buio. “Vista la notevole presenza di castelli – spiegano i rappresentanti de ‘La Fabbrica del Cinema’, curatrice del progetto – non abbiamo potuto, per ora, coinvolgerli tutti. Questo però è solo l’inizio di una collana di dvd che proseguirà con le altre residenze antiche”. A breve il documentario sarà distribuito in dvd in Italia e all’estero.

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