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LETTERA APERTA DI ASGHAR TABALAGHI

SIGNORA SINDACA PERCHÉ DICE DI AVER PAGATO IL SERVIZIO ANTIZANZARE MENTRE AMIU DICE DI NO? CHI DEI DUE MENTE?

“Il vostro servizio non è indispensabile”, queste le affermazioni pronunciate nei nostri confronti, ad alto livello politico dell’Amministrazione della Città di Alessandria e della sua partecipata Amiu che gestisce amministrativamente il progetto di lotta biologica alle zanzare nei 29 comuni Alessandrini, un progetto che ha riscosso successo dalla sua nascita nel lontano 1996 ed appezzato dalla popolazione. Questa è la beffa ai danni di 8 tecnici di campo e del sottoscritto (…). Se questa, è la beffa per il futuro, il danno per 2012 è pesante, perché non ci pagano da un quasi un anno (7 mesi per i tecnici con contratto Co.Co.Pro. e 11 mesi per il sottoscritto con partita Iva) (…). Dopo aver ricevuto il nostro servizio,  peraltro vantandosi di averci inserito nel sito del comune di Alessandria (vedi il sito in data 1 Agosto 2012) con tanto di filmato professionale di come lavoriamo bene, creato dall’Amiu per informare i cittadini e per la promozione della sua immagine. I dirigenti Amiu irresponsabilmente ci hanno raccontato bugie e ci hanno scaricato. Il direttore dell’Amiu ha affermato durante l’assemblea sindacale all’Amiu, che il Comune di Alessandria non ha pagato l’Amiu per noi e il Sindaco Rossa, arrivata a sorpresa, poco dopo ha affermato l’esatto contrario, ovvero che hanno già pagato per noi e non possono pagare 2 volte. Ovvio, sembra strano che ora, con la stagione fredda si parli di zanzare. Per affrontare il flagello d’estate ahimè con rischio sanitario, i tecnici iniziano a lavorare in campo, “al fiorire delle prime margherite” quando arrivano le prime zanzare e finiscono quando le zanzare non ci sono più, ovvero,  “con gli ultimi topinambur”. Dagli ultimi topinambur alle successive margherite, dovrebbero lavorare gli amministratori, sindaci per impostare la lotta. Quanto pare, per il comune di Alessandria e per la sua partecipata,  le margherite, non  si sfioriranno per il futuro!! Purtroppo, di questa ingiustizia nei nostri confronti, i dipendenti dell’Amiu, ben organizzate,  non hanno fatto accenno nelle loro rivendicazioni  una mensilità  anche per noi della stessa azienda! Noi,  pur lavoratori dell’Amiu, forse di serie B, hanno partecipato dall’inizio della crisi aziendale, con quelli di serie “A” (dipendenti veri) da quando rischiano di non prendere lo stipendio pieno. Oggi, 30 novembre, hanno finito il loro contatto senza che Amiu li abbia ricevuti per dire grazie per aver lavorato gratuitamente! Perché dobbiamo parlare di zanzare come un regalo della stagione calda di cui si può fare meno e non pensare ora che fa freddo, è un problema a serio rischio sanitario, perché in Italia non ci si occupa del problema che è “ordinario” e si vuole sempre affrontarlo con un ottica straordinaria e di emergenza. Vogliamo essere un paese  normale! Parlare di questa disattenzione a livello nazionale e locale non è una bestemmia. Impariamo a parlare a Natale non solo di renne ma anche le zanzare che pungono anche le renne d’estate. Da 18 anni lavoro nell’Alessandrino e faccio solo quello (nessun’altra attività economica) e porto avanti il progetto di lotta biologica alle zanzare nei 29 comuni con Alessandria come capofila; un’esperienza che fatto diventare famoso il progetto ed anche me e il mio team. A causa del dissesto del Comune di Alessandria (…) non riceviamo (tecnici biologi) da 7 mesi lo stipendio e addirittura il sottoscritto dal dicembre 2011. Alessandria comune capofila di 29 amministrazioni alessandrini ha detto stop alla partecipazione al progetto e per il 2013 non ne farà parte. Le conseguenze di tale decisione porteranno alla fuoriuscita di altri comuni dal progetto il cui futuro a questo punto risulta essere fortemente a rischio poiché il Comune di Alessandria non è in grado di spendere la cifra di 1 euro per abitante. Con un rischio dell’effetto domino tra altri comuni partecipanti, aggravato con lo sfratto dal nostro laboratorio presso l’università del Piemonte Orientale in Spalto Marengo ad Alessandria. Non parliamo della volontà di altri 28 comuni che hanno ricevuto il servizio e vorrebbero pagare il Comune capofila (Alessandria) per poter far arrivare i soldi a chi ha lavorato.

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