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LE COMUNITÀ MONTANE PREFERISCONO LA CONVENZIONE FRA COMUNI

Voltaggio (AL) – Se in Valle Scrivia Villalvernia, Gavazzana, Sardigliano, Cassano e in Val d’Orba e Bormida Sezzadio, Predosa, Carpeneto e Castelspina si sono messi assieme per unire i servizi principali dei vari Comuni, i paesi della Comunità Montana Appennino Aleramico Obertengo devono ancora definire “alleanze” e convenzioni. In pratica con il 31 dicembre le Comunità Montane, in base ad una legge regionale, dovranno di fatto cessare, al loro posto o nasceranno delle Unioni di Comuni oppure quest’ultimi dovranno associare tutte le funzioni dell’amministrazione (ma resta fuori il bilancio). In questi mesi i comuni vallemmini (Bosio, Carrosio, Voltaggio, Fraconalto, Parodi ed anche Mornese e San Cristoforo) hanno avuto molti incontri per decidere il da farsi e secondo le prime anticipazioni prenderanno strade differenti. Il primo passo infatti riguardava la Comunità Montana composta da 31 comuni (val Lemme, ovadese e acquese), ed è stato deciso di costituire una convenzione invece di un’unione. Le divisioni sono arrivate nel passaggio successivo, all’atto di scegliere con chi sottoscrivere i servizi associati. Per alcuni comuni, come ad esempio Parodi e Carrosio non era pensabile, alla luce della nuova normativa, sottoscrivere convenzioni su una base di 31 enti. Più favorevoli a questa soluzione sono Fraconalto, Voltaggio e Carrosio. Al gruppo di discussione si è unito anche San Cristoforo, che prima non faceva parte dell’ente montano. Bosio, uno dei comuni centrali della val Lemme, sia per estensione di territorio che per abitanti (è il solo a superare i mille abitanti), in un primo momento era propenso a tenere come punto di riferimento l’Appenino Aleramico obertengo.

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