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ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI INETTITUDINE DI QUESTA GIUNTA

 

POTEVANO CHIEDERE UN ANTICIPO SUL SALDO DELL’IMU MA SI SONO DIMENTICATI! MENO MALE CHE C’È ALESSANDRIA OGGI CHE GLIELO RICORDA: FORSE NON TUTTO E’ PERDUTO

di Max Corradi
Alessandria –
In Comune ne hanno combinata un’altra. Zaccone si è dimenticato di accordarsi preventivamente con gli esattori (Equitalia, Poste o banca convenzionata) per un anticipo dell’Imu, che è una transazione in corso. Per pagare stipendi e tredicesime dei dipendenti comunali (circa 700) servono circa 3,5 milioni che a fronte del gettito stimato del saldo dell’Imu, che è di circa 12 milioni, costituiscono una percentuale inferiore al 30%. Analogamente una cosa simile era riuscita alla precedente amministrazione nel mese di gennaio per la Tia e non si capisce perché questi qua, che dicono di essere dei fenomeni messi lì dal destino per aggiustare i guasti di quelle facce di merda di Fabbio e Vandone (coi quali però gli stipendi sono sempre stati pagati fino all’ultimo centesimo e in tempo), non ci abbiano pensato. Per la verità a pensare a queste cose, per cui è pagato anche circa 150.000 euro all’anno, è il mitico ragioniere capo del Comune di Alessandria Antonello Zaccone, sempre lui, ancora lui, “Mago Zac” per gli amici, che si è “dimenticato” di chiedere l’anticipo. È recidivo perché circa un mese fa si è dimenticato di informare chi di dovere che quei famosi 3,9 milioni tanto discussi, nonostante quanto scritto dai soliti pennivendoli disinformati e in malafede che li davano per scomparsi, erano regolarmente ricomparsi a bilancio, un po’ dimagriti e diventati 2,901 milioni. Ma cosa ci sta a fare Zaccone, ci chiediamo noi, e ci chiediamo anche perché non se lo chieda soprattutto la sindaca che, invece di tirare le orecchie al maldestro ragioniere, si affretta a dire: “Stiamo aspettando i soldi del saldo Imu per pagare, ma quasi sicuramente ci riusciremo solo dopo Natale”. Ancora una  volta, se stava zitta era meglio. Lei parla, parla, parla, e lui, Mago Zac, si dimentica, come si è dimenticato nel 2010 di fare domanda per ottenere la cosiddetta “compensazione verticale” alla Regione Piemonte che avrebbe evitato lo sforamento del patto di stabilità e tutte le grane che ci sono state dopo. A questo proposito la Regione Piemonte, nel 2011, dietro esplicita richiesta di quell’altra faccia di merda del ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano che ha presentato regolare domanda, ha versato al Comune di Alessandria circa 14 milioni di euro per il patto verticale. E allora, c’è da chiedersi: perché l’anno prima il dottor Antonello Zaccone, che in quel tempo (come oggi) era il ragioniere capo del Comune di Alessandria, non l’aveva fatto (era da fare entro il 31 luglio 2010 in riferimento al bilancio preventivo 2010)? Infatti se Zaccone avesse fatto domanda, è del tutto probabile, per non dire certo, che la Regione Piemonte non avrebbe avuto difficoltà ad accreditare una somma milionaria al Comune di Alessandria anche perché era chiesta a titolo di investimenti che sono privilegiati dalla legge per il patto di stabilità interno. Investimenti che il Comune di Alessandria stava facendo. Ma non è tutto perché lo stesso Zaccone si dimenticava di procedere all’accertamento delle entrate ed ometteva, di conseguenza, di trasferire ad Equitalia gli elenchi delle entrate non riscosse derivanti alle multe per infrazioni al Codice della Strada, ICI e TIA (rifiuti) per tradurli in ruoli coattivi. A spanne, ma neppure tanto a spanne, si tratta di una decina di milioni di euro. Ma se per il passato non ci resta che recriminare, stavolta fanno ancora in tempo per chiedere l’anticipo. Forza Mago Zac che ce la fai, muovi il culo e chiedilo sto anticipo. State tranquilli, dopo questa nostra sollecitazione, arriverà tutto: stipendi e tredicesime. Ne siamo certi. E Buon Natale di cuore dai vostri amici di Alessandria Oggi.

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