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AMIU: FACCIAMO CHIAREZZA

Lavoratori Amiu in assembleaAlessandria – Si registrano i primi commenti sulla situazione di Amiu dopo la nomina dei commissari. Aumenta la confusione e si leggono in merito, e come al solito, un sacco di belinate. Chi scrive non insegna niente a nessuno ma è pagato per capire e tradurre i concetti per chi legge. Quindi iniziamo col dire che Amiu non potrà essere liquidata in quanto ha i conti in rosso e dovrà essere commissariata per arrivare al concordato preventivo o al fallimento. Nel primo caso abbiamo un istituto giuridico per cui si chiamano i creditori e, se accettano, si dice loro: i soldi sono questi, fateveli bastare e bon. Nel secondo caso si dice loro: i soldi non sappiamo dove e quanti sono; noi falliamo, voi insinuatevi e poi qualcuno troverà i soldi da darvi se ce n’è ancora. In entrambi i casi i dipendenti vanno a casa. Una soluzione sarebbe quella prevista dalla legge regionale n. 7 (leggi sotto), per cui il servizio di raccolta e trasporto rifiuti potrebbe essere svolto da un’azienda identica ad Amiu ma di un altro comune e ci sembra che la Città di Asti possa intervenire in questo senso. È anche possibile che il consorzio rifiuti dia un affidamento temporaneo ad una ditta esterna in attesa che si bandisca la gara (la gara precedente, regolarissima, è stata annullata dalla sindaca) di assegnazione della concessione per cui potrebbe concorrere ancora la nuova Amiu (Iren + Amiu vecchia). Ma non si può parlare di Newco (belinata galattica) in quanto lo sforamento del patto di stabilità per il 2012 ne impedisce la costituzione per legge da parte del Comune di Alessandria.

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