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DAL MOVIMENTO LIBERALE – MILANO

PUNTUALE LA CONDANNA DEL FASCISMO DA PARTE DI NAPOLITANO, ORA ATTENDIAMO CHE IL PRESIDENTE SI ESPRIMA ALTRETTANTO NETTAMENTE CONTRO IL COMUNISMO

Milano – Lettera Firmata
Gentile direttore, siamo di nuovo ad importunarla ma, avendo sempre ospitalità sul suo sito, ci permettiamo di insistere. Stavolta dobbiamo rilevare un’incongruenza che riguarda il nostro Capo dello Stato, di cui, essendo lui comunista e noi liberali, non condividiamo la visione del mondo, della politica e della società. Se da un lato siamo totalmente d’accordo nel bollare come male assoluito il fascismo, dobbiamo tuttavia ricordare che lo stesso Napolitano nel lontano 1956 applaudiva all’invasione dell’Ungheria da parte delle truppe sovietiche, braccio armato di un regime che, al pari di quelli nazista e fascista, era di matrice socialista, quindi antiliberale. A questo proposito, in un articolo di Gian Antonio Stella dal titolo: “Principe rosso, violò il tabù del Viminale” pubblicato dal Corriere della Sera in data 8 maggio 2006 nella sezione “Politica”, sulla sanguinaria e liberticida invasione dell’Ungheria del 1956 da parte dei carrarmati russi, si legge una brutta frase di Napolitano mai smentita: “L’intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione ma alla pace nel mondo”. Noi liberali attendiamo dal Presidente della Repubblica una presa di posizione altrettanto netta di condanna dei crimini comunisti ed una seria revisione delle sue convinzioni politiche che ne hanno fatto un autorevole esponente comunista da sempre favorevole ai crimini sovietici.
L.U.F.

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