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DA C.U.B. – CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE

CONTINUARE LA LOTTA

Per scoprire l’ acqua calda, il sindaco Rossa poteva anche evitare l’ ultimo viaggio a Roma.
Per scoprire che i “vincoli di rigore” per un Comune in dissesto come Alessandria, imposti dal governo Monti (che il partito del sindaco attuale, il PD, e il partito del sindaco precedente, il PDL, hanno sostenuto per più di un anno nel suo programma di macelleria sociale), non possono essere rimossi se non con una politica più attenta ai bisogni dei lavoratori, il Sindaco, la sua Giunta e la sua maggioranza avrebbero potuto semplicemente ascoltare e fare proprie le lotte che i lavoratori hanno organizzato in questi mesi.
È infatti inutile continuare a ripetere che Alessandria vive una situazione tragica, se poi le soluzioni sono quelle dei licenziamenti (l’ex assessore Bianchi riceve oggi il premio del suo ruolo di tagliatore di teste diventando Presidente dell’AMAG! Vergogna!) e della messa in liquidazione ai privati dei servizi pubblici.
La C.U.B. denuncia come si sia voluto arrivare a un punto di non ritorno, descrivendo le Aziende Partecipate come un serbatoio di esuberi, spesso strapagati, e nello stesso tempo operando per un vero e proprio peggioramento dei servizi pubblici, al quale i dipendenti, dimostrando un grande senso di responsabilità, hanno cercato di porre un freno.
La C.U.B. si chiede perché, invece di continuare a chiedere e imporre sacrifici ai lavoratori, l’Amministrazione Comunale non abbia cercato di coinvolgere le Banche, e soprattutto le Fondazioni Bancarie, prima fra tutte quella della Cassa di Risparmio, per trovare quella liquidità che avrebbe potuto evitare la liquidazione di ASPAL. Chiediamo al Sindaco e alla sua Giunta di rispondere a queste domande, e cioè cosa abbiano concretamente fatto per ottenere la disponibilità del potere economico.
Giudichiamo inoltre in modo negativo la procedura di assegnazione del servizio di Igiene Urbana a un privato senza un regolare concorso. Continueremo a ripetere, in tutte le sedi, che “le ragioni di urgenza legate a cause impreviste”, invocate per evitare la gara di appalto, non esistono, perché da mesi si conosceva la situazione di AMIU e si sarebbe potuto intervenire tempestivamente e correttamente se non si fosse sbandierata la fanfaluca della nuova azienda. D’altra parte, non è stato elaborato alcun piano industriale serio per la salvezza e il rilancio delle Partecipate, e di questo l’ Amministrazione ha tutte le responsabilità.  
I cittadini, insieme ai lavoratori, non possono continuare a pagare. Le tariffe dei servizi hanno raggiunto livelli insopportabili. Ma proprio questa politica suicida (costi più alti, meno servizi) pare volta a rendere meno cercato il servizio pubblico: basti pensare alle tariffe e agli orari dell’ ATM, in  netta controtendenza alle promesse elettorali del sindaco in materia di trasporto pubblico e di contenimento di quello privato. 
La lotta non può fermarsi a questa giornata di sciopero.
La mobilitazione deve continuare, con tutti gli strumenti sindacali ma anche legali  che pure esistono.
Servirà la massima vigilanza affinché non vengano propinate soluzioni al ribasso, sotto il ricatto della disoccupazione.
La lotta continua
C.U.B. – CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE
Via Lodi,13 – 15121 Alessandria
Tel. 3464742203
sindacatocub@yahoo.it

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