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I GRILLINI A CACCIA DI POLTRONE

Alessandria (a.g.) – Almeno qui da noi anche i Grillini (come prima è stato per la Lega) una volte eletti in consiglio comunale sono andati a caccia di poltrone. Ieri in consiglio comunale (assente la sindaca in trasferta romana) alla prima votazione per la nomina del nuovo vicepresidente del consiglio comunale il risultato è stato: 9 voti per Locci (Fratelli d’Italia), 3 per Cammalleri (M5S) con l’astensione della maggioranza. Hanno votato per Locci: Fabbio (Pdl), Raica (Unione democratica romeni in Italia), Sarti (Lega) e Barosini (Udc); per Cammalleri i Grillini. Alla seconda votazione ha votato anche la maggioranza e lo ha fatto per Cammalleri, per cui il consigliere del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 18 voti (si è astenuto il presidente Mazzoni). Il vice presidente dimissionario Priano è stato sostituito anche tra le file dei consiglieri: al suo posto è arrivato Maurizio Sciaudone (Pdl). Assenti i Moderati, in attesa di chiarimenti col sindaco Rossa. Fabrizio Priano (Pdl) ha dovuto dare le dimissioni da vicepresidente del consiglio e da consigliere comunale perché (poverino) siede già nel Cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria con un gettone vicino ai 100.000 euro lordi all’anno. Doveva scegliere per legge tra la carica di consigliere comunale e quella di consigliere del Cda della Fondazione e, naturalmente, ha scelto la seconda, alla faccia del voto ottenuto dai suoi elettori che in questo modo non sono più rappresentati in consiglio comunale. E sì, se no Priano come fa a vivere? Non lavora! C’est l’argent qui fait la guerre! Al suo posto in Consiglio Comunale è finito Maurizio Sciaudone che, invece, rinuncia al gettone per senso di responsabilità. Apprezzabile gesto simbolico in una situazione di dissesto. Ricordo solo che chi scrive, quando era consigliere comunale a Novi nei primi anni ’90 per il PLI, non ha mai intascato il gettone che lasciava alla Cassa di Risparmio per beneficenza, e Novi non era certo in dissesto. Lo volevo dire e l’ho detto. Ma torniamo a bomba. Fabbio, il capo della minoranza nonché ex sindaco Pdl di Alessandria non apprezza la nomina del grillino Cammalleri e in un comunicato diramato in rete, a nome anche dei gruppi PDL, Lega Nord, Udc, Fratelli d’Italia, Unione Democratica Rumeni in Italia, scrive: “Nel caso qualcuno non se ne fosse ancora accorto dopo la vicenda dell’elezione del vicepresidente del Consiglio Comunale in sostituzione di Fabrizio Priano, il grande inciucio fra la sinistra (PD, SEL, Insieme) e il Movimento 5 Stelle è venuto alla luce in tutta la sua virulenza e purtroppo con grande pericolo per la città, che invece ha ed aveva la necessità di allargate convergenze per risolvere nel più breve tempo possibile i suoi problemi. L’opposizione di PDL, Lega, Udc, Fratelli d’Italia, Unione Democratica Rumeni in Italia – scrive ancora Fabbio – aveva proposto in modo compatto il nominativo del consigliere Emanuele Locci e la maggioranza doveva solo prendere atto dell’ampia espressione del 75% delle minoranze, aggiungendo qualche voto per consentire alle forze di opposizione di indicare il vicepresidente, che, per Statuto ad essa spetta. Invece ha scelto il candidato del M5S. I Grillini hanno così fatto il pieno di sedie nel segno della più trita tradizione dei partiti, che devono occupare le istituzioni per dimostrare di contare”. In effetti  la maggioranza di centrosinistra, dopo la votazione di ieri, può contare sull’attenzione benevola dei Grillini e gestisce di fatto, come nella più squisita tradizione bolscevica, le istituzioni e parte dell’opposizione. Ora anche in Alessandria, come accade a Roma, il Pd deve fare i conti coi nipotini informatici di Grillo che ormai occupano le poltrone di presidente del controllo di gestione, vicepresidente del consiglio, presidente della commissione Amag. E bravi i moralizzatori!, sì, ma da strapazzo. Cri, cri, cri…

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