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L’ERRE MOSCIA

Sono stato invitato in molti salotti radical chic della città dove tutti, o quasi, parlano con l’erre moscia (si sa, siamo ad Alessandria); anche quelli che da bambini non l’avevano, per promozione sociale (secondo loro) se la son fatta venire a forza di esercizi  fono-logopedici. Devo dir la verità che, in quelle serate, a forza di sentir belinate l’unico passatempo accettabile per me era proprio quello di tentare di parlare con l’erre moscia ed alla fine ci sono riuscito. Ora vado dal mio amico cronista e parlo con l’erre moscia anch’io così vedo cosa mi dice.

Louis Cyphre. Bafometto, prendi la macchina che andiamo dal Guenna.

Bafometto. Subito capo!

Siamo davanti al suo ufficio. È sera ma la luce dentro è ancora accesa. Ho un bel Calvados da offrirgli…, so che gli fa piacere. Anche quelli scorbutici come lui sono capaci di un sorriso se gli regali ciò cui tengono di più e per il Guennone il Calvados è un qualcosa di irresistibile!
Driiin: suono, lui apre.

Louis Cyphre. Ciao vecchio vospo, come stai?

Guenna. Cosa sei venuto a fare, non lo sai che ho da lavorare per guadagnarmi la zuppa?

Louis Cyphre. Non lo bevi un Calva’ col tuo amico Louis?

Guenna. Ma quale Calva’, sono rimasto sen…, …azz… ma ce l’hai tu!

Louis Cyphre. Essì, io non mi dimentico degli amici…

Guenna. Senz’altro vorrai qualcosa in cambio, ma per un buon Calva’ il Guenna fa qualsiasi cosa.

Louis Cyphre. Di’ un po’ Guennone, ma cos’è sta stovia…

Guenna. Ma come parli? Cosa ti è successo? Hai l’erre moscia?

Louis Cyphre. Sai Guennone, essendo qui ad Alessandvia da più di un anno mi è venuta; noi diavioli facciamo pvesto ad impavave! Aaahhh, aahh, ah, ah, ah…

Guenna. Ora mi tocca sopportare anche un diavolo immandrognito!

Louis Cyphre. Stavo dicendo: cos’è sta stovia che la Nicolina Assessova ha pvevisto i dehovs in città? Ma non siete finiti col culo pev tevva ad Alessandvia?

Guenna. Eh lo so! Eh lo so! Non abbiamo da mangiare ma prendiamo il tè nel dehor. Figurati che l’altro giorno sono andato da uno dei migliori orologiai della città per comprare un orologio nuovo, roba da 150-200 euro. Entro e chiedo un Seiko Serie 5. Vanno benissimo e costano poco. Tieni presente che alle quattro del pomeriggio il negozio era vuoto, non un’anima. Il commesso con l’erre moscia alessandrina mi ha risposto sprezzante: “Ma quelli sono giocattoli che non teniamo, poi da quando Seiko si è fusa con Breil non è più quella di una volta”. Io me ne sono andato con la coda fra le gambe e mi sentivo un  pezzente. Ho telefonato a mia moglie che sa tutto e le ho chiesto se conosceva un negozio di orologi che non facesse troppe difficoltà e mi ha consigliato quello di un suo conoscente. Sono entrato, lui non ha l’erre moscia, è un tipo sveglio e non fa lo snob. Io gli ho chiesto un Seiko Serie 5. Trac, me lo ha dato subito, l’ho pagato 135 euro e va benissimo. Già che ero lì gli ho chiesto se fosse vero che Seiko si è fusa con Breil: si è messo a ridere e sono uscito che rideva ancora.

Louis Cyphre. Aaahhh, aahh, ah, ah, ah, è come quando mi hanno detto che il quavtieve intovno al Panovama non è in una zona esondabile…, aaahhh, aahh, ah, ah, ah, infatti s’è visto!

Guenna. È come la viabilità alessandrina, dove gli incroci sono quasi sempre sbagliati e chi va in macchina non conosce il codice, per cui fa passare i pedoni nel centro storico anche se non hanno le strisce pedonali e passa senza dare la precedenza se ci sono le strisce pedonali. Oppure, svoltando, dà la precedenza a sinistra, o segue il senso rotatorio negli incroci anche quando non è previsto, intasando il traffico…

Louis Cyphre. Come la stovia del dissesto che la sindaca aveva detto esseve inevitabile, aaahhh, aahh, ah, ah, ah…, che balla colossale e qui all’inizio ci hanno cveduto, anche i sindacati…

Guenna. Quelli poi!

Louis Cyphre. Sì pevò c’è sindacato e sindacato…

Guenna. Certamente. Ci sono sindacalisti che prendono lo stipendio a prescindere perché gli viene dalle trattenute in busta paga dei lavoratori e ci sono quelli che fanno i sindacalisti gratis perché ci credono veramente.

Louis Cyphre. Hanno l’evve moscia anche lovo?

Guenna. Può darsi che qualcuno ce l’abbia, ma a loro la cosa va perdonata, perché non lo fanno apposta.

Louis Cyphre. Ciao Guennone, ti lascio il Calva’ da finive. Alla pvossima.

Guenna. Ciao Louis, alla prossima!

Bafometto era fuori che origliava, anche lui mi guardava strano per via della mia erre moscia.

Louis Cyphre. Tranquillo Bafy, l’erre moscia era per finta. Sono sempre io con la mia erre liquida perfetta. Andiamo a casa, ora, che è tardi e Louis è stanco.

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