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ANCHE NELL’OVADESE E NEL CASALESE SPUNTANO I VELO OK

Paolo GoglioAlessandria – Continua inarrestabile la marcia dei Velo OK, favorita dall’accordo fra Provincia, Comuni interessati e la ditta che in Italia ha in pratica la titolarità di questo dispositivo. Altri quattro i Comuni dove, lungo le strade più pericolose, sono stati posizionati i caratteristici contenitori arancioni. Sono: Ozzano, Ovada, Tortona e Casalcermelli. “Monitoreremo il flusso del traffico ancora per una settimana – dice il direttore del progetto Noisicuri, Paolo Goglio – ed entro il 12 ottobre convocheremo una conferenza stampa nella quale illustreremo il confronto sulle velocità dei veicoli prima e dopo il Velo ok”. La conferenza, secondo i responsabili del progetto, servirà anche per chiarire gli aspetti normativi del dispositivo e il parere tecnico del ministero dei Trasporti. Secondo Goglio se il dispositivo non ricade fra gli autovelox e neppure fra la segnaletica, non vuol dire che sia illegale anche se il legislatore non ha ritenuto di regolamentarne l’uso o le caratteristiche. La discussione non dovrebbe riguardare neppure il fatto che faccia cassa, ma se migliori o no la sicurezza stradale. Intanto il Comune di Serravalle, primo centro della provincia ad aver introdotto il Velo ok ha avviato una seconda campagna di sensibilizzazione e di educazione al rispetto delle regole, introducendo anche la fase repressiva ma nella forma meno cruenta. Anziché accertare il superamento dei limiti di velocità con l’autovelox – con la necessaria presenza di operatori sul campo – il Comune ha incaricato la polizia municipale di accertare e contestare la velocità pericolosa.

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