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ASL AL: SAITTA VUOLE VEDERCI CHIARO

Torino – L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta (nella foto) ha chiesto esplicitamemnte a Paolo Marforio, direttore generale dell’Asl Alessandria di attenersi alle disposizioni della Regione per quanto riguarda i laboratori per la preparazione dei farmaci tumorali, due dei quali (Novi e Ovada) chiusi dal Nas per irregolarità. Secondo il neo assessore l’Asl Alessandria non ha seguito le indicazioni della Rete Oncologica Piemontese, di cui è responsabile Oscar Bertetto. Per Saitta bisognava concentrare la preparazione di quei farmaci all’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Nell’incontro di ieri a Torino, Saitta e Marforio si sono confrontati a tutto campo sulla gestione dell’azienda sanitaria alessandrina alla luce degli ultimi e poco edificanti eventi. È stato un confronto franco e costruttivo che ha consentito di delineare con una certa precisione la linea operativa per il futuro. Marforio è stato convocato a Palazzo Lascaris per rendere edotto il responsabile della sanità piemontese sulla vicenda dei laboratori e anche sul progetto del farmaco a dose unica avviato negli ospedali di Casale, Tortona, Novi, Acqui e Ovada, i cui costi sono al centro delle polemiche. La scelta dell’assessore torinese è quella di non estendere il caso di Alessandria come sperimentazione ad altre Asl fino a quando non sarà dimostrata con certezza una reale convenienza. Inoltre Saitta ha detto che venerdì tornerà ad occuparsi della preparazione degli antitumorali per capire se quella di centralizzare ad Alessandria sia la soluzione più corretta sia per ragioni economiche che per la salute dei pazienti.

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