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CAMERA DI COMMERCIO: IL VIALE DEL TRAMONTO

Alessandria  – La mancata nuora di Napolitano, Marianna Madia, anche nota per essere la più antipatica di tutte le ministre di Renzi, al vertice del dicastero della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione, qualche mese fa ha inviato una lettera, agli oltre tre milioni di dipendenti statali, dove si elencava in 44 punti il programma di governo per gli enti pubblici. In soldoni si legge di blocco del turn over, di licenziamenti e di chiusura di servizi. A rispondere sono stati circa in 20.000 via e-mail e le risposte, ovviamente, non son state tutte positive, anzi. Nei decreti relativi alla riforma della Pubblica Amministrazione, si prevede fra l’altro il dimezzamento dei diritti annuali dovuti alle Camere di Commercio (il cui pagamento è obbligatorio per le imprese ma non per i professionisti). Secondo il presidente della Camera di Commercio di Alessandria Gian Paolo Coscia (nella foto) che ieri ha incontrato i parlamentari e i consiglieri regionali della provincia (c’erano Fornaro, Borioli, Lavagno, Bargero, Beghin, Ottria, Ravetti), le Camere di Commercio si avviano all’Expo nella più completa incertezza. A conti fatti c’è una riduzione di circa 4,5 milioni di euro per la Camera di Commercio di Alessandria nel 2015. Le preoccupazioni di Coscia sono forti perché l’attività dell’ente è destinata alla paralisi e resterebbe la normale attività istituzionale.

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