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BARDONE CONTRO SAITTA: I FARMACI ANTITUMORALI DEVONO ESSERE CONFEZIONATI SUL POSTO

Alessandria – Il niet di Saitta ha bloccato di fatto la fornitura, sotto forma di service, del dispositivo per la preparazione delle sacche per la somministrazione dei farmaci antiblastici, utilizzati cioè nella terapia contro i tumori in forza di una delibera firmata in settimana dal direttore generale di Asl Al Paolo Marforio. Il progetto era quello di concentrare a Tortona la preparazione delle sacche per tutte le esigenze degli ospedali dell’Asl alessandrina anche in conseguenza alla chiusura da parte del Nas dei laboratori per la preparazione di chemioterapici negli ospedali di Novi e Ovada. La procedura era però stata fatta partire il 29 maggio, quando ancora la nuova giunta regionale non si era insediata. Una scelta fortemente criticata a Torino, soprattutto dal direttore della rete oncologica piemontese, Oscar Bertetto che vedrebbe meglio come naturale punto di riferimento in questo settore l’Azienda ospedaliera di Alessandria. Intanto però i sindaci dei 40 Comuni del Tortonese chiedono che l’ospedale di Tortona non sia ulteriormente ridimensionato e ribadiscono tutte le loro preoccupazioni. Nell’ultima manifestazione dei 40 sindaci del tortonese Gianluca Bardone sindaco di Tortona ha dichiarato: “Siamo di fronte all’iniziativa di tutti i sindaci che sono con me oggi e che hanno deciso di riprendere in mano la politica sanitaria, che parte dai territori: 40 Comuni e 60 mila abitanti che abbiamo l’onore di rappresentare. Gli stessi sindaci che hanno sottoscritto un atto formale forte: una lettera con cui si chiede conto di quanto accaduto della nostra Ostetricia e Ginecologia trasferita a Novi”. Poi il sindaco di Tortona torna sulla vicenda dei laboratori per la preparazione di farmaci antitumorali e contesta il dictat del suo compagno di partito, l’assessore regionale Antonio Saitta, che vuole centralizzare tutto ad Alessandria. Per Bardone infatti sarebbe preferibile e più sicuro mantenere i laboratori periferici.

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