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ANCORA “TAVOLI” PER DISCUTERE DELLE UNITÀ MONTANE

Alessandria – Dopo l’incontro dei giorni scorsi tra i settanta sindaci della nostra provincia all’incontro convocato dalla Regione nella sala convegni del Kristall per discutere delle Unioni montane, presenti l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia, i consiglieri regionali eletti in provincia, Domenico Ravetti, Valter Ottria (nella foto) e Massimo Berutti, ma assente il presidente regionale Aldo Reschigna, si è parlato per l’enneisma volta della composizione delle Unioni dei Comuni. Si sono sentiti i soliti paroloni del tipo: “La priorità è l’individuazione, all’interno delle linee guida stabilite dalla legislazione regionale delle funzioni delle nuove realtà e di altri elementi o requisiti per favorirne la costituzione”. Boh? Meno male che le intenzioni sono buone (ma quelle non costano niente, né in termini di soldi, né in termini di lavoro) quando si sente dire: “Siamo determinati  a chiudere la partita (dura da un anno circa, n.d.r.) per presentarci pronti all’1 gennaio 2015 quando partiranno i bandi europei per i finanziamenti di progetti a favore dello sviluppo del territorio montano e collinare”. Insomma, una normale ridefinizione di confini e di competenze sta paralizzando l’attività di chi dimostra solo di essere un emerito incompetente. Basterebbe un prefetto preparato e determinato e la vicenda delle ”Unioni montane” sarebbe stata risolta in due giorni. E intanto gli italiani pagano. E con quello che costano i politici, pagano tanto, forse troppo per avere indietro quasi niente.

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