Torino – Nel dicembre del 2010 la giunta regionale del Piemonte con presidente il leghista Cota approvò una legge che commisurava i vitalizi (le pensioni) degli ex consiglieri alle indennità di carica (gli stipendi) percepite a tutto il 30 settembre 2010, molto prima che entrassero in vigore le norme della spending review. Per il fatto che la pensione si calcola in base alla durata del mandato (dal 30% per 5 anni all’80% per 20 anni o più), si giunge a trattamenti che poco hanno da invidiare a quelli dei parlamentari, che si attestano intorno agli ottomila euro. Paradossalmente mentre i tagli hanno colpito i consiglieri regionali in carica, che attualmente percepiscono 6.600 euro al mese, quelli in pensione guadagnano più di loro. In testa alla classifica c’è un alessandrino, il mitico e immarcescibile ex vicepresidente ed assessore di lungo corso Ugo Cavallera (Forza Italia) (nella foto) per gli amici Fernandel che, dopo 24 anni a Palazzo Lascaris, ha ottenuto una rendita di 7.958,47 euro mensili, seguito da Giuliana Manica (Pd) ex assessore della giunta Bresso, da Giuseppe Chiezzi (Pci e Rifondazione), Pier Luigi Gallarini (Forza Italia) tutti con 7.560,55 euro. E io paaago!
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