Press "Enter" to skip to content

PENDOLARI DEL TRENO: CORNUTI E MAZZIATI

Alessandria (a.g.) – Il delirio della sinistra, ormai irrimediabilmente in disfacimento, aumenta e scade nella sfrontatezza. Non solo le ferrovie non funzionano, per cui i treni sono in ritardo, o sono improvvisamente soppressi, con un confort degno di carri bestiame, caldi d’estate e freddi d’inverno, ma ora i pendolari, vittime di questo disastro, sono invitati candidamente da assessore regionale e presidenti dei vari comitati a lavorare gratis per migliorare il servizio. “Da oggi i pendolari diventano ispettori” ha detto ieri senza il minimo pudore Francesco Balocco (nella foto web), assessore ai trasporti della Regione Piemonte, che ha aperto un canale di comunicazione via internet per ricevere le segnalazioni dei pendolari relative ai disservizi del trasporto su rotaia. In soldoni, non solo la Regione paracomunista non si assume la responsabilità del disastro dei trasporti in Piemonte ma scarica il barile ai poveri utenti che devono anche farsi carico di  segnalare, a chi poi, non si sa bene, e con quale effetto neppure, data la nota pigrizia dei nostri enti pubblici, inviando e-mail all’indirizzo www.regione.piemonte.it/ trasporti/viaggiaPiemonte/ pendolari.htm, nella speranza che qualcuno le legga. Ma come, i responsabili del trasporto su rotaia in Piemonte, dopo decenni di denunce, proteste, articoli di giornale, processi, non hanno ancora capito? E invece di mettersi finalmente a lavorare per fare andare le cose come dovrebbero andare e per fornire un servizio del tutto elementare come far funzionare i treni a beneficio di chi, per avere quel servizio, paga, chiedono ai viaggiatori di segnalare cose ormai risapute, trite e ritrite, che conoscono anche i sassi. È una vera e propria presa per il culo caro il nostro assessore Balocco che, evidentemente, vive proprio nel paese dei balocchi. O fa finta. Mia nonna diceva che “U fa da luc per pagà il dasi”. È un po’ come quel fatto cui mi è capitato di assistere a Milano qualche tempo fa quando un autobus da Porta Romana diretto a Porta Genova non partiva col disappunto dei viaggiatori. Il mormorìo dei viaggiatori si faceva vieppiù evidente quando una pasionaria trinariciuta si è rivolta a me dicendomi: “Cosa fa lei perché le cose cambino?” ed io molto semplicemente ho risposto: “Pago il biglietto”. Ecco cosa avrebbero dovuto rispondere i pendolari al Balocco ed al presidente di turno dell’inutile comitato. Perché se oltre a pagare il biglietto i pendolari devono anche lavorare gratis e sono presi per i fondelli stiamo veramente oltrepassando ogni limite. Quindi cari politici strapagati e fannulloni, muovete il culo e andate a lavorare affinché i viaggiatori che pagano per avere un servizio, abbiano effettivamente quel servizio. Non è difficile basta un po’ di buona volontà e un minimo d intelligenza. Il tempo sta per scadere.

Be First to Comment

    Lascia un commento