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UNIONI MONTANE: PROROGA DI TRE MESI

Alessandria – Questa è l’Italia delle proroghe dove non funziona praticamente niente ma tutto costa di più che dalle altre parti. E le comunità montane che avrebbero dovuto trasformarsi in unioni montane entro settembre (se ne parla da tre anni) resteranno in vita fino a fine anno. Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino (nella foto), lo stesso che quando era sindaco di Torino ha indebitato alla morte il capoluogo piemontese, fulgido esempio di pubblica amministrazione, e per questo è stato premiato e mandato a fare altri danni in Regione, ha prorogato l’incarico ai 16 commissari liquidatori nominati a marzo dal suo predecessore, Roberto Cota, fino al 31 dicembre, per cui saranno pagati per altri tre mesi coi soldi dei cittadini (circa 300.000 euro). Logica vorrebbe che chi sbaglia paga e non che, invece, è pagato di più, ma i commissari pur non essendo stati in grado di svolgere il compito loro assegnato, invece di essere licenziati in tronco e sostituiti da un commissario straordinario unico con pieni poteri, li fanno lavorare e li pagano (coi nostri soldi) altri tre mesi per concludere zero. Hanno avuto tutto il tempo necessario ma hanno fallito in quanto non sono stati capaci neppure di tirare le righe dei confini e di trovare un accordo con i Comuni per quanto riguarda la gestione o la vendita dei beni. A casa!

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