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SUMMIT IN PREFETTURA PER I DANNI DEL MALTEMPO CON DEL RIO E GABRIELLI

Alessandria (a.g.) – Oggi alle 12,30 summit in prefettura della Prefetta Tafuri col Prefetto Gabrielli ed il Sottosegretario Del Rio per valutare la gravissima situazione in cui versa la nostra provincia dopo gli allagamenti dei giorni scorsi. Lasciando da parte le sciocchezze che si sono lette un po’ dappertutto e sentite in Tv secondo cui sarebbero caduti 300 millimetri d’acqua in due giorni, quando in un anno qui da noi ne cadono circa settecento, il problema è dovuto essenzialmente alla pessima gestione del territorio ed alla dissennata urbanizzazione che negli ultimi vent’anni ha visto aumentare la cementificazione e l’asfaltaturaa livelli insopportabili (anche in riferimento ai privati che piastrellano i giardini invece di usare lo splendido e classico ghiaino) cui si aggiunge la totale insufficienza delle canalizzazioni per i drenaggi (per il costo delle tangenti, dove ci va un tubo da 35 cm di diametro ne mettono uno da 27…). Ma la responsabilità è, per esempio, anche degli allevatori di montagna che, nonostante i contributi alle aziende zootecniche per incentivare, attraverso l’alpeggio, il benessere e la crescita dei vitelli, lasciano le bestie nella stalla mentre l’erba cresce a dismisura e quando piove si piega a mo’ di tegola facendo scorrere l’acqua in quantità insostenibile a valle. Per fortuna i boschi in Italia sono aumentati anche se il problema resta quello della cattiva amministrazione del territorio con la maggioranza dei forestali ammucchiati tra  Sicilia e Calabria. In Calabria, per esempio, sono circa 10.500 destinati alla sorveglianza e alla tutela di un’area boschiva di 6.500 chilometri quadrati. Due volte e mezzo i ranger canadesi che sovrintendono un patrimonio forestale di 400.000 chilometri quadrati che è 60 volte la Calabria. Ora, invece di imboscarsi al bar a giocare a scopone davanti ad un bicchiere di vino, sarebbe meglio che buona parte di quei 10.500 forestali calabresi fossero trasferiti nelle zone d’Italia prive di sorveglianza e si guadagnassero lo stipendio che gli pagano i cittadini con le tasse. In teoria sembra tutto facile ma in pratica attuare una politica di rigore e di buon senso “einaudiano” può scatenare ritorsioni, per cui se si trasferiscono i forestali calabresi la ‘Ndrangheta blocca i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria. Questa è l’Italia. Oggi.

SOTTO UNO SCHEMA DELLA SITUAZIONE IN ITALIA (SAU: superficie agricola utilizzata)

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