Press "Enter" to skip to content

VOLTAGABBANA

Questo Renzi non mi convince. Un uomo di destra, di estrazione cattolica, un boy scout di parrocchia che fa il democratico a sinistra. Io prevedo tutto, o quasi, ma una situazione come questa mi giunge nuova.
Sarà l’Italia, patria del paradosso, del melodramma, dove accade tutto e il contrario di tutto, ma la cosa non mi quadra.
So da chi andare per un aiuto, dal mio amico Guennone che ne sa una più del diavolo…, pardon, che la sa lunga.

Bafometto prendi la macchina che andiamo dal mio amico Guenna.

Bafometto. Subito capo!

Siamo arrivati. Scendo dalla macchina, suono il campanello. Scatta l’apriporta, entro e saluto.

Louis Cyphre. Ciao amico mio, come va?

Guenna. Ciao Louis, sono contento sai, il giornale va molto bene ed il mio lavoro è premiato.

Louis Cyphre. Sono felice per te. Ma dimmi un po’, cosa pensi di Renzi?

Guenna. Non saprei, non riesco ad inquadrarlo.

Louis Cyphre. La sua politica, le sue scelte, come le giudichi?

Guenna. Ma sai Louis, Renzi è un furbacchione, è arrivato lì grazie a Napolitano ma non l’hanno votato gli italiani. Continua a promettere e secondo me tira a campare.

Louis Cyphre. Cioè?

Guenna. Nel senso che la situazione italiana è gravissima, nessuno può risolverla in tempi accettabili con metodi democratici, e lui è bravo a fare il gioco delle tre carte.

Louis Cyphre. Cioè, se ho capito bene, toglie di qui e mette di là, sposta di sotto e mette sopra, ma la zuppa resta sempre la stessa.

Guenna. Esatto.

Louis Cyphre. Oltretutto è leader della sinistra pur essendo di destra.

Guenna. Proprio così. Infatti sta attuando la politica di Berlusconi.

Louis Cyphre. E nessuno si scandalizza?

Guenna. Come fai a scandalizzarti nel Paese dei voltagabbana.

Louis Cyphre. Stai dicendo che l’Italia è un paese di gente inaffidabile, che cambia bandiera e tradisce gli amici?

Guenna. Esattamente, basta dare un’occhiata a chi in questi settant’anni ha gestito il potere in Italia. In tutti i posti chiave c’erano e ci sono ex fascisti che hanno voltato la gabbana. Ma non solo, perché anche nella società civile abbiamo un mucchio di casi. Dario Fo era nella Rsi ed oggi è comunista, il giornalista Giorgio Bocca è stato fascista fino al 1942, Enzo Biagi lo fu fino al 1944.

Louis Cyphre. Ma come si fa…?

Guenna. Purtroppo siamo stati dei traditori e, sotto sotto, ce ne vergogniamo. L’abbiamo fatta grossa, non c’è niente da fare, e ci vorrà ancora molto tempo ed il coraggio di guardare in faccia la realtà per ritrovare la nostra dignità nazionale. Pensa, Louis, che è stata fascista perfino Nilde Iotti, la compagna di vita di Palmiro Togliatti, diventata un’esponente di spicco del Pci. La Iotti risulta iscritta al Pnf (Partito Nazionale Fascista) nel Gruppo Rionale Fascista “A. Maramotti” di Reggio Emilia con la tessera n.1105040 rilasciata il 20 marzo del 1943!

Louis Cyphre. Roba da matti, ma neanche all’inferno arriviamo a questi punti, Guennone!

Guenna. Lo so… ma non è finita. Potrei andare avanti ore ed ore ma mi limito a citare i casi più sorprendenti come quello di Luigi Longo, presidente del Pci di Berlinguer che Negli anni ’30 dirigeva a Pisa il giornale del GUF per il quale scriveva anche Pier Paolo Pasolini, e nel 1935 ha partecipato ai Littoriali; come quello di Eugenio Scalfari che sul periodico di partito “Roma Fascista”, n. 23 del settembre 1942 (quattro anni dopo le leggi razziali) scriveva: “Gli imperi moderni quali noi li concepiamo sono basati sul cardine della razza, escludendo pertanto l’estensione della cittadinanza da parte dello stato nucleo alle altre genti (…). La razza può considerarsi come un termine intermedio tra l’individuo e la specie, cioè fra due termini opposti, intendendo la specie, nel suo significato biologico, come la somma di tutti gli individui capaci di dare fra loro incroci fecondi”.

Louis Cyphre. Ma che razza di gente siete voi italiani?

Guenna. Italiani? Quali italiani? L’Italia è solo un’espressione geografica. In Italia convivono 32 etnìe diverse, ci sono 400 formaggi, oltre 350  vitigni, oltre 1000 dialetti. Italiani? ma per favore non diciamo fesserie.

Louis Cyphre. Ma allora come ha fatto Mussolini ad inquadrarvi per vent’anni?

Guenna. Col manganello e l’olio di ricino. Se pensi che persino Giorgio Bocca è stato un fascistone e il 4 agosto del 1942 sciveva sul periodico Provincia Granda: “Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra attuale. La vittoria degli avversari solo in apparenza, infatti, sarebbe una vittoria degli ebrei. A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l’idea di dovere, in un tempo non lontano, essere lo schiavo degli ebrei”?

Louis Cyphre. Fammi qualche altro nome così aggiorno il mio archivio.

Guenna. Te ne cito altri quattro: un politico, una scrittrice e due registi, tutti comunisti. Pietro Ingrao, politico Comunista, vinse il secondo premio di poesia ai littoriali della cultura nel 1935 e, nello stesso anno, partecipò ai Littoriali con il GUF di Littoria (oggi Latina), in qualità di fiduciario di Formia. Milena Milani, scrittrice femminista di sinistra, nonché ebrea, nel 1943 scriveva per i Littoriali questa poesia: “Combatterò, per superare tutte le prove, per conquistare tutti i primati, con il vigore sui campi agonali, con il sapere negli arenghi scientifici. Combatterò, per vincere nel nome di Roma, così combatterò come il Duce comanda. Lo giuro!”. Carlo Lizzani durante la guerra ha collaborato con “Roma fascista”, e Dino Risi in un’intervista di vent’anni fa ha detto: ”Siamo diventati tutti antifascisti quando abbiamo cominciato a perdere la guerra. Mio padre è stato un grande amico di Mussolini, era il medico di Mussolini….” ( L.Tornabuoni su LA STAMPA, 31/10/94, pag.14).

Louis Cyphre. Ora è tutto chiaro, e capisco Renzi e l’Italia.

Guenna. Certo: Renzi, democristiano di destra è leader dei post comunisti, come Mussolini che era comunista è stato il Duce dei fascisti. L’italia è questa qua.

Louis Cyphre. Povero Guenna, tu che appartieni ad una famiglia di antica origine Gaelica come fai a resistere in Italia?

Guenna. Resisto perché mi sfogo e continuo a mandare tutti affanculo.

Ma ne sono andato un po’ triste per il mio amico che è costretto a vivere in un Paese di ladri e traditori, lui che, con tutti i difetti che ha, non è né un ladro, né un traditore.

Be First to Comment

    Lascia un commento