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DA MOVIMENTO LIBERALE: TROPPA CONFUSIONE IN POLITICA ED IN ECONOMIA

C’è troppa confusione in Italia, tutti parlano troppo e a vanvera. Si confonde l’idea liberale col liberismo e la democrazia col suo eccesso che fatalmente porta alla tirannide perché induce i cittadini a seguire un difensore, solitamente un demagogo, che sollecita le istanze irrazionali degli individui e riesce a farsi consegnare democraticamente il potere, trasformandosi in tiranno, eliminando tutte le libertà della democrazia. Ed oggi sta succedendo proprio questo con un premier non eletto, in uno Stato che è governato per la terza volta consecutiva da un esecutivo non scaturito da una consultazione popolare. Ma anche il presidente della repubblica Mattarella è un abusivo, per di più responsabile egli stesso del suo status di illegalità. Infatti quando era giudice della Corte Costituzionale ha decretato l’incostituzionalità dello stesso parlamento che non più tardi di un anno e qualche mese dopo lo avrebbe eletto capo dello Stato. E la cosa più grave è che Mattarella ha accettato l’incarico pur sapendo che è nullo. Il risultato è che oggi l’Italia è una nazione governata da un premier non eletto dai cittadini e presieduta da un capo dello Stato non rappresentativo. Per evitare la sicura rovina si dovrebbe riscoprire la saggezza della Destra Storica che trae la sua linfa vitale dal movimento liberale. Una Destra Storica che favorisce uno Stato forte e autorevole ma snello, ed un regime di concorrenza perfetta regolata da una Magistratura giusta e competente, oltre che veloce e univoca. Una Destra Storica per cui a scuola si va solo per studiare proficuamente, lasciando la politica fuori, privilegiando la meritocrazia e lasciando le aule pulite e ordinate, risultati ottenuti anche con giuste punizioni come le sospensioni o le bocciature per cattiva condotta. Solo in virtù dell’ordine nella libertà, d’una libertà cosciente e non selvaggia (la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri), della cultura che deriva da una buona scuola e d’una “giustizia giusta” fatta rispettare con fermezza, si può raggiungere l’armonia e il benessere diffuso di uno stato liberale.

Movimento Liberale Italiano – Milano

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