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INGIUSTIZIA ALL’ITALIANA

Carlo M.Cipolla, lo storico ed economista italiano contemporaneo più tradotto e diffuso all’estero, scrisse alcuni “pensieri” immortali la cui conoscenza dovrebbe essere oggetto di insegnamento tra i giovani: “Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sè o addirittura subendo una perdita”. Ci riporta a questo detto un recente articolo sulla pagina alessandrina de “La Stampa” in cui ci si chiede se sia giusto o ingiusto l’aver pubblicato le foto, riprese dalle telecamere di sicurezza, di due ladri mentre stavano derubando i prodotti di una cantina sociale. Alcuni citrulli che hanno visto il filmato si sono subito posti il problema della tutela della privacy in quanto i due soggetti ripresi mentre stavano asportando il maltolto, agivano a viso scoperto ed erano riconoscibili. Anzi, alcuni ipergarantisti hanno auspicato un severo intervento dei garanti della privacy, onde valutare la liceità della messa in rete del video con i protagonisti riconoscibili mentre commettono reati. Se così fosse saremmo al paradosso, degno di Pinocchio, in cui ad essere inquisito non è il derubante, ma il derubato. Tra l’altro l’avere diffuso il volto di chi stava commettendo un furto ha funzionato. Uno dei due colpevoli si è presentato alla cassa ed ha pagato il valore di quanto aveva rubato. Ma anche questo non va bene agli ipergarantisti che hanno dichiarato alla Stampa: “L’uomo può raggiungere la redenzione attraverso il pentimento e la confessione dei peccati, ma tutto questo deve avvenire naturalmente e non sotto la pressione mediatica di Internet”. Arrivati a questo punto il vostro modesto cronista si permette di fare notare che c’è stata la Rivoluzione Francese ed a gestire la giustizia, quantomeno in Europa, è lo Stato e non la Chiesa, come ancora credono gli islamici. Del resto quando comandava la Chiesa vigeva la Bolla di Componenda, recentemente riscoperta da Andrea Camilleri, che affermava: “Il potere ecclesiastico garantiva a chi pagava un obolo, più o meno grande a seconda del reato, il diritto all’impunità più assoluta ancor prima di avere commesso il reato”. Non ci sembra questa la forma migliore di giustizia. Sono anche state certe campagne giornalistiche a favorire la situazione di follia in cui si trova l’attuale giustizia italiana. A sentire i telegiornali delle maggiori reti private, i giudici che si ostinano a perseguire politici ladri non sono altro che un’associazione di sadici il cui solo scopo è mettere in galera ingiustamente gli innocenti. Naturalmente ci si è anche affrettati a dare al tutto un colore politico. Se il ladro è di destra il giudice è accusato di essere di sinistra, se invece il ladro è di sinistra viene l’opposto. Ciò dimostra l’assoluta mancanza di obiettività dell’informazione italiana. In compenso, tra tanto garantismo, non si leva nessuna voce contro lo scandalo della Cassazione, invenzione solo italica, che sembra creata apposta per tenere fuori di galera ricchi colpevoli, mafiosi e politici. Il suo modo d’agire, talvolta in base alla più assoluta irrazionalità, è dimostrato dalla recente assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall’accusa di omicidio, mentre il terzo protagonista della vicenda – Rudy Guede, purtroppo per lui povero e nero – benchè accusato di essere complice di un delitto che nessuno evidentemente ha compiuto, visto che gli altri due imputati sono stati assolti per non avere commesso il fatto, rimane in galera. E per essere accusati di essere complici di un qualcosa bisogna che quel qualcosa esista. Siamo curiosi di sapere come finirà la vicenda: lasceranno in galera un innocente di un delitto che non è mai avvenuto non avendo colpevoli oppure si inventeranno che la vittima si è suicidata per poter accusare ingiustamente tre innocenti? Per verificare l’onestà degli italiani vale una recente inchiesta condotta dagli organismi della giustizia svizzera, da cui è risultato che il 51% dei reati commessi in quel paese sono addebitabili ad italiani mentre il restante 49% è effettuato da abitanti di tutte le altre nazioni del pianeta, Svizzera compresa.

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