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TROPPI FURTI, ARRIVANO GLI SCERIFFI

Borgoratto Alessandrino (AL) Max Corradi – Sì, siamo nel Far West. Ormai in redazione non riportiamo più le notizie di furti a mano armata e furti in appartamento, perché non fanno più notizia, a meno che non ci scappi il morto o non vi siano aspetti tali da giustificarne la pubblicazione. Non parliamo poi degli arresti o delle denunce per spaccio di droga. Tutta sta roba è talmente tanta che non interessa più nessuno. E la cosa preoccupa perché la sicurezza del cittadino che paga le tasse non è più garantita. Lasciamo anche perdere certi giudici che quando devono mandare in galera un ladro o uno spacciatore fanno finta di condannarlo ed è subito libero. Arrivati a questo punto ci vuole il Duce? Forse sì, ma di uomini come lui ne nascono pochi ed ora hanno buttato via lo stampo. E poi, perché amare questo Paese se poi gli italiani ti appendono per i piedi e premiano gli assassini? No, non ne vale la pena. Allora che fare? Ci si arrangia. Per esempio, Simone Bigotti (nella foto), sindaco di Borgoratto, un paese di origini longobarde, 622 abitanti a sud di Alessandria, ha ingaggiato un paio di sceriffi messi a disposizione da una ditta operante nella sicurezza. Pattugliano il paese e ormai conoscono tutti, vita morte e miracoli. Un paese da sempre tranquillo, in piena campagna, che da un po’ di tempo però è meta di ladri che rubano nelle case. Si tratta prevalentemente di nomadi e bande di rumeni che hanno “lavorato” perfino a Pasqua, ma ora che sono arrivati gli sceriffi i furti sono cessati. Va bene così. Per il sindaco questo è solo un esperimento di due mesi, ma se tutto va bene il contratto diventerà definitivo.

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