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IL COMUNE DI CASALE HA ASSUNTO ILLUSTRI SCONOSCIUTI DESTINANDOLI ANCHE AD UFFICI RISERVATI

Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – Nulla da fare anche nella Commissione Controllo e Garanzia convocata dal Presidente Giorgio Demezzi per tentare di far luce sul “mistero” dei curricula degli assunti interinali al Comune di Casale Monferrato. I documenti non escono e Sindaca (nella foto la signora Titti) e Giunta fuggono il confronto non presentandosi alla riunione (anche se la Sindaca Signora Titti è stata sorpresa a confabulare con alcuni esponenti di maggioranza appena fuori la porta della Commissione) mandando in avanscoperta il dirigente Bianco il quale, poveretto, non ha potuto far altro che svicolare continuando a trincerarsi dietro presunte “difficoltà burocratiche e normative”. Se non altro la seduta di ieri ha chiarito il fatto che il Comune di Casale che non ha i curricula degli assunti tramite somministrazione interinale dell’Agenzia Tempor. “Un fatto gravissimo – ha detto il presidente Giorgio Demezzi (FI) – perché si viene a sapere del fatto che il Comune ha nel suo organico circa una ventina di dipendenti assunti di recente di cui non sa nulla e ci si chiede come abbia fatto ad assumerli”. Alcuni di loro lavorano in uffici anche delicati, hanno accesso a documentazione riservata, dati sensibili e quant’altro e tutto ciò risulta indigesto non solo all’opposizione perché anche il neo-capogruppo PD Piccaluga ha richiesto di avere l’elenco nominativo del personale interinale privo di curriculum. “Ci aspettavamo che una Sindaca che ha sempre tirato in ballo la trasparenza potesse facilmente risolvere la cosa – ha detto Nicola Sirchia, consigliere comunale e coordinatore cittadino di FI -, invece si nasconde dietro i burocrati e, come al solito, predica bene ma razzola male… anzi malissimo”.
“Non per nulla abbiamo già richiesto l’intervento del Prefetto di Alessandria – ha aggiunto l’altro consigliere di FI Vito De Luca – e certamente non ci fermeremo fino a che non avremo capito quali possano essere le ragioni di tanta reticenza”.
Tuttavia, conoscendola, noi di Alessandria Oggi dubitiamo che la bella Romilda (la prefetta Tafuri) faccia qualcosa.

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