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TERZO VALICO: I COMUNI MINACCIANO IL BLOCCO DEI CANTIERI, MA NESSUNO CI CREDE

Alessandria – Lo dicono da mo’, ma non s’è ancora visto niente. Sì, c’è stato qualche corteo di primavera, con al seguito bambini con palloncini colorati e doppiogiochisti della sinistra, di vecchia marca comunista, che sfilano coi No Tav e poi in consiglio comunale votano a favore del Terzo Valico. È l’Italia, non c’è niente da fare. Ora i Comuni, per l’ennesima volta, fanno la voce grossa: “Il 22 giugno bloccheremo i cantieri del Terzo Valico” annunciano stentorei in una lettera inviata al ministero delle Infrastrutture i sindaci degli undici Comuni della provincia di Alessandria coinvolti dai lavori per la realizzazione della nuova linea ferroviaria. Sono gli stessi sindaci che hanno già firmato protocolli d’intesa con Cociv (il general contractor per il Terzo Valico) per cui in cambio della concessione di aree adibite a cantieri, hanno ottenuto opere pubbliche e servizi fatti da Cociv. E allora cari Muliere, Rossa, Albano & C., di cosa stiamo parlando?
 
ECCO IL TESTO DELLA LETTERA SCRITTA DAI SINDACI
I sottoscritti, in qualità di Sindaci dei Comuni coinvolti dal progetto del Terzo valico dei Giovi, esasperati dai reiterati silenzi da parte del Governo e di Rfi a fronte delle richieste di interlocuzione urgente con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (l’ultima delle quali inviata in data 15 aprile), comunicano che, in assenza una risposta concreta alla presente, dal giorno 22 giugno disporranno la sospensione dei lavori presso i cantieri operanti sul territorio piemontese. Tale grave decisione è maturata a causa della completa mancanza di considerazione, da parte del Governo e di Rfi, nei confronti delle istanze degli enti locali, sostenute ed avallate invece dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Alessandria. L’atteggiamento del Governo e di Rfi ha portato, infatti, a disattendere puntualmente una serie di azioni promesse verbalmente ma mai concretizzate, tra cui si rammentano:
1. la convocazione della Conferenza di Servizi – attesa da oltre due anni – in seno alla quale affrontare ed apportare, nel rispetto del limite di spesa fissato dalla Delibera Cipe n. 84 del 18 novembre 2010, alcune significative migliorie dell’opera che permetterebbero di ridurre gli impatti sul territorio e di incrementare il livello di accettazione dall’opera da parte delle popolazioni (eliminazione dello shunt di Novi Ligure e tematiche relative al passaggio della linea nel basso Pieve di Novi Ligure e nel territorio di Pozzolo Formigaro, adozione della modalità combinata di trasporto ferro-gomma per lo smarino proveniente dal cantiere C.O.P. 20 e per gli approvvigionamenti relativi al cantiere stesso, individuazione delle opere di accompagnamento territoriale all’infrastruttura strategica ecc.);
2. la nomina del nuovo Commissario Straordinario di Governo la cui vacanza risale all’agosto scorso. Sollecitando l’urgenza della nomina del nuovo Commissario Straordinario di Governo, i sottoscritti Sindaci segnalano la necessità che la scelta ricada su una figura strettamente legata al territorio. L’approfondita conoscenza del territorio e dei dettagli progettuali insieme alla diuturna presenza in loco rappresentano i requisiti indispensabili per la figura del nuovo Commissario e risulteranno fondamentali per l’avvio dell’opera a pieno regime superando l’attuale situazione di stallo su numerosi temi ancora aperti;
3. l’istituzione del Tavolo Istituzionale Operativo, distaccato presso la Prefettura di Alessandria, per consentire il pieno coinvolgimento ed il coordinamento dei soggetti interessati ai vari livelli istituzionali;
4. la nomina di un rappresentante del territorio in seno all’Osservatorio Ambientale; ? l’attivazione di un ufficio a servizio degli enti locali che potrebbe essere denominato Sportello Unico per il Terzo valico;
5. la definizione delle ricadute sul territorio in termini di occupazionali; ? la definizione delle opportunità di sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione della vocazione logistica della Provincia di Alessandria;
6. l’approvazione della versione 3.0 del protocollo Amianto elaborato dal Gruppo di Lavoro “Amianto” e degli esiti del Gruppo di Lavoro “Idrogeologia”, istituiti ai sensi della L.R. 4/2011;
7. l’allestimento del punto informativo sul territorio in qualità di “centro permanente di comunicazione e informazione”.

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