Press "Enter" to skip to content

DA “NUOVA VOCE CIVICA” DI CASALE MONFERRATO

VOGLIONO RADDOPPIARE LA DISCARICA BAZZANI DI CASALE – Il progetto della costruzione della discarica in regione Bazzani provocò, negli anni 1993-94, una vera mobilitazione popolare. Forse molti giovani non sanno, ma chi ha vissuto quelle giornate non può dimenticare: l’area presidiata dai cittadini, la dimostrazione scientifica dell’inidoneità del sito, le falde superficiali incredibilmente “non rilevate” nel progetto iniziale, il clamoroso intervento del Magispo che denunciò l’esondabilità del sedime. Oggi, se non ci fosse l’ingegner Bellistri (sindaco di Terruggia e membro del C.d.A. di Cosmo) a fare circolare la notizia e se la stampa locale non desse voce a chi chiede chiarezza, l’opinione pubblica non saprebbe nemmeno che esiste, in fase avanzatissima e quasi già esecutiva, un progetto di raddoppio di quella discarica. La cittadinanza è totalmente priva di informazioni.
Siamo in emergenza perché la vecchia discarica Bazzani è quasi esaurita?
Ma in base a quali dati? Non si sa.
È più economico il raddoppio piuttosto che il conferimento dei rifiuti al termovalorizzatore?
Ma in base a quali dati? Non si sa.
Le misure a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, resesi necessarie vent’anni fa in conseguenza dell’errore nella scelta del sito, saranno riprodotte? Non si sa.
Sappiamo solo che il biglietto da visita per chi percorre la strada che da Casale conduce alla core zone Unesco non sarà più una discarica, ma una megadiscarica. E tutto questo proprio mentre il Governo nazionale si impegna a tutela dell’ambiente con una nuova stagione normativa che nasce in larga misura dall’esperienza di una città martoriata come Casale Monferrato. Il cittadino, in assenza di elementi conoscitivi per poter capire, è tagliato fuori da qualsiasi ruolo partecipativo.
La vecchia, la peggiore politica, fatta di decisioni opache e prese nei “piani alti” a cui la “gente” non ha accesso, continua a imperversare. Nuova Voce Civica – che nasce proprio per dare voce al diritto dei cittadini di essere protagonisti e non destinatari passivi di scelte altrui – chiede, anzi pretende, l’immediata divulgazione di ogni informazione inerente il nuovo progetto (sia le sue motivazioni, che i dettagli esecutivi, che il piano economico che lo giustifica) e la possibilità di farne oggetto di pubblica discussione.

Be First to Comment

    Lascia un commento