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LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA IL BILANCIO DEL PIEMONTE

Torino (Giulia Giraudo) – La regione Piemonte ha utilizzato i soldi concessi dal ministro Delrio tra il 2013 ed il 2014 per la spesa corrente invece che per pagare i debiti come avrebbe dovuto fare. Per la Corte Costituzionale è quindi incostituzionale il suo bilancio anche se noi piemontesi non siamo gli unici ad aver fatto i furbi perché altre regioni hanno fatto la stessa cosa e il buco complessivo per lo Stato è di ben 26 miliardi. La Corte Costituzionale (non la Consulta che non esiste se non nella targa davanti al suo palazzo), attivata dalla Corte dei Conti, potrebbe pronunciarsi anche sui bilanci di altre regioni ed è chiaro che servirà una legge per sterilizzare almeno in parte l’impatto della sentenza. L’abolizione delle province doveva portare a forti risparmi già quest’anno, ma alla fine sarà lo stato a metterci i soldi anche se tra i sindaci sta crescendo la protesta per l’annunciata soppressione delle tasse sulla prima casa che finirà per erodere un altro pezzo della loro autonomia, mentre i governatori regionali non vogliono più sottostare al pareggio di bilancio imposto già da quest’anno. Un ulteriore giro di vite sarà operato dallo stato sul patto di stabilità interno nel 2015 insieme ad un ulteriore taglio diretto dei trasferimenti, oltre alla sforbiciata sulla sanità.

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