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LA SIGNORA TITTI FA SCAPPARE LA SEDE ASL DA CASALE E PER PREMIO LA ELEGGONO PRESIDENTE

Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – La sindaca di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, che negli ultimi tempi ha qualche problemino a tenere insieme la sua maggioranza di sinistra, è la nuova presidente dell’assemblea provinciale dei sindaci dell’Asl. È stata eletta ieri e subentra alla sindaca di Alessandria Rita Rossa, anche lei con qualche problemino, ma di ponti e discariche. Aldo Visca, sindaco di Cerrina, sarà il vicepresidente. La signora Titti è stata eletta con 61 voti con l’astensione del centrodestra e dei sindaci del Tortonese. Lascia perplessi il fatto che, mentre la Regione sta ridimensionando pesantemente il tessuto sanitario casalese, la sindaca di Casale, che ha dimostrato totale arrendevolezza nei confronti di Torino, sia stata premiata con l’elezione di ieri. Evidentemente ciò è da considerarsi un risarcimento, non tanto per Casale, ma per la sua prima cittadina. “Apprendiamo – dice Nicola Sirchia di Forza Italia – della avvenuta elezione della sindaca Palazzetti alla presidenza dell’assemblea dei sindaci della ASL AL. La carica, peraltro di per sé poco operativa, potrebbe meritare i complimenti di rito, se non apparisse evidente come la nostra prima cittadina abbia, de facto, privilegiato una poltrona per la sua persona agli interessi del territorio che rappresenta e, soprattutto, alla qualità del servizio sanitario casalese”. Non fa sconti il coordinatore cittadino di Forza Italia, nonché consigliere comunale di minoranza che rincara la dose: “Risulta che addirittura la dirigenza dell’ASL si sia complimentata con la nostra sindaca per non aver fatto resistenza alle decisioni che danneggiano Casale”. In effetti la vicenda pare confermare alcune voci dell’arrendevolezza della signora Titti di fronte a decisioni regionali durissime per la sanità casalese e per questo, secondo il solto maligno, avrebbe avuto una bella poltrona in cambio. “Ci sforziamo di credere comunque alla buona volontà della sindaca – conclude Sirchia – la sfida si giocherà ora nel recuperare su decisioni oscene e estremamente penalizzanti per il nostro Ospedale Santo Spirito, a cominciare dall’opzione di oncologia senza letti che offende la nostra città ed il suo territorio”.

 

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