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A TORTONA NON SANNO CHE NON SI POSSONO COSTRUIRE I PALAZZI SU UN CORSO D’ACQUA

Tortona (AL) Maria Ferrari – Anche un bambino sa che non si può costruire una casa su un corso d’acqua, a meno che non sia una palafitta. Tanto meno due palazzi di otto piani per cui l’impresa Ecocity di Tortona che si è aggiudicata l’area dell’ex mercato coperto (nella foto) ha speso tre milioni di euro, in base all’atto sottoscritto il 27 novembre del 2012, per pagarla al Comune. È successo che l’allora amministrazione comunale retta dal sindaco Massimo Berutti (Forza Italia) non avrebbe informato l’acquirente che la sotto da sempre scorre un tratto della roggia San Sisto che, ora, per consentire l’edificabilità prevista, deve essere deviata. Sì, ma chi paga? Certamente non l’acquirente che ha acquistato in buona fede, ma il Comune che ha venduto senza informare chi comprava. Ieri in consiglio comunale, su questo punto, il dibattito s’è fatto acceso coi consiglieri del Movimento 5 Stelle che si sono opposti all’eventuale spesa che dovrebbe affrontare l’Ente per deviare quel corso d’acqua. Inaccettabile per loro il fatto che siano i cittadini a pagare “lo spostamento della roggia per costruire sopra due palazzi”. Ora il sindaco Gianluca Bardone è davanti al dilemma se spendere i soldi per spostare la roggia o rendere tre milioni alla ditta che si è aggiudicata l’area. L’ex sindaco Berutti ha dichiarato di non sapere che sotto quell’area scorre dell’acqua, ma i tecnici del Comune, l’ingegner Francesco Gilardone che ha firmato il contratto di compravendita fra il Comune e la ditta Ecocity avanti il solito notaio Vincenzo Esposito e l’ingegner Piero Mezzapelle che ha firmato il certificato di destinazione urbanistica dove non si fa cenno alla roggia San Sisto che è li da centinaia di anni, dovevano saperlo.

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