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DOPO BRUXELLES DICIAMO BASTA

di Roberto Sarti – Siamo, per l’ennesima volta, affranti per le vite spezzate dall’odio terrorista e islamista. Non è più tollerabile una situazione di questo tipo, dove l’Europa e i singoli Stati europei sono ridotti a bersaglio dell’Islamismo assassino.
Basta buonismo, basta tavoli europei che volutamente non arrivano a nulla.
Basta discorsi di cordoglio inutili e stucchevoli o fiaccolate che lasciano il tempo che trovano.
Basta lacrime di coccodrillo della Mogherini, un ministro degli Esteri europeo, di un’Europa che non esiste, un ministro assolutamente insignificante e per nulla considerato.
Basta portare tolleranza a chi inonda le strade del nostro sangue.
Basta cercare il dialogo con chi vede nel nostro annientamento la conseguenza diretta della sua fede in Dio.
Il loro Dio è un Dio di morte, e non sarà mai il nostro Dio che predica l’amore.
Queste stragi non sono incidenti dettate dal caso, non sono cataclismi imprevedibili a cui non si può scampare, sono piuttosto le dirette conseguenze di una cultura liberticida, quella islamica, e della politica lassista e vile dei governi europei.
Ci hanno attaccato nel cuore dell’Europa, in uno degli aeroporti più protetti e controllati, ci hanno dichiarato guerra in casa ma noi non stiamo rispondendo, le istituzioni europee sono molli e continuano a voltare la testa dall’altra parte.
Non dobbiamo avere paura di persone che vogliono annullare la nostra cultura, la nostra religione, le nostre abitudini, il nostro modo di intendere la vita sociale, il ruolo della donna.
Al tempo stesso è indispensabile combattere quel suicida relativismo ideologico che sta pervadendo l’Occidente, quell’Occidente che questi assassini vogliono distruggere. Facciamoci un esame di coscienza sul fatto che tutti dovremmo avere più attenzione, occhi più aperti, e questo vale anche per Milano, Torino, Roma, Napoli. Il nostro Paese è stato finora risparmiato grazie probabilmente ai nostri servizi certamente più efficienti di quelli belgi e francesi. Nel nostro Paese ci sono però ghetti che vanno bonificati e ripuliti via per via, palazzo per palazzo. A Bruxelles ci sono interi quartieri senza controllo, che non sono Belgio, non sono Europa, non sono Occidente, non sono civiltà ma covi di organizzazione di odio e violenza, dove gli abitanti proteggono di fatto i terroristi e si scagliano contro le forze dell’ordine impegnate nella cattura di questi criminali. Di quale integrazione, di quale convivenza, di quale multiculturalismo parliamo? I Renzi, gli Alfano, le Boldrini, i loro degni compari dell’UE fautori dell’accoglienza a tutti i costi e dell’immigrazione selvaggia hanno permesso che il morbo del terrorismo islamico si insinuasse nelle società europee. Da un Presidente del Consiglio ci attendiamo fermezza, rigore, serietà, non dei tweet o dei minuti di silenzio. Oggi non possiamo più trincerarci dietro le frasi da uovo di pasqua che Renzi e i suoi colleghi ci rifilano continuamente. Le soluzioni devono essere rapide e radicali:

  1. chiusura totale delle frontiere e blocco navale nel Mediterraneo per impedire l’arrivo di clandestini;
  2. chiusura immediata di tutti i centri culturali islamici;
  3. espulsioni di massa di tutti i clandestini e dei soggetti stranieri anche solo lontanamente pericolosi.

 

La guerra non si combatte con i buoni propositi ed i sermoni progressisti sul multiculturalismo. Non è più possibile vivere sotto il ricatto di questi folli assassini. Basta subire, basta idiozie buoniste. Questa è una guerra sporca e dobbiamo sporcarci le mani per vincerla.

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