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IL “SANTO SPIRITO” CONTINUA A PERDERE PEZZI: DECLASSATI TRE REPARTI D’ECCELLENZA

Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – Continua il progressivo declassamento dell’ospedale “Santo Spirito” di Casale Monferrato con il ridimensionamento del reparto di Nefrologia, del Centro Trasfusionale e del Laboratorio Analisi. Secondo i volontari del Presidio Sanità l’amministrazione cittadina retta dalla sindaca signora Titti non è in grado di tutelare gli interessi della sanità casalese. In una nota diramata oggi pomeriggio, il Presidio Sanità, un’associazione spontanea di volontari vicina alla minoranza in consiglio comunale (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) l’impoverimento del Santo Spirito è la naturale conseguenza della politica sempre più distante dalle vere necessità del cittadino casalese da parte della Giunta di sinistra: “A farne le spese – si legge nella nota del Presidio Sanità -, tra una manciata di giorni, tre dei più efficienti dipartimenti presenti nel nosocomio di Casale Monferrato. È un’odissea partita nel 2015 che vedrà brevemente la propria conclusione, nello specifico il 30 aprile, quando i tre reparti perderanno la qualifica di S.C. (Struttura Complessa), divenendo S.S., ovvero strutture semplici, con conseguenze pesanti sull’operatività e sulla funzionalità degli stessi”.
Cosa cambierà nel concreto? Tali reparti, che già da tempo resistono nella loro opera di servizio pubblico senza la guida di un primario sostituito da un “facente funzione”, perderanno in via definitiva il primariato, abbandonando in questo modo la possibilità di eseguire manovre ospedaliere straordinarie.
”Immaginiamo che un degente anziano – scrivono i volontari di Presidio Sanità – si trovi in una condizione di crisi renale ed abbia così necessità di un rapido intervento sanitario. Il 118, a questo punto, sarebbe costretto a ricoverare il paziente, non nell’ospedale più vicino, nell’ipotesi quello di Casale Monferrato, bensì in quello di Novi Ligure, sottoponendo l’anziano ad un viaggio lungo ed oltremodo faticoso, per chi già afflitto da patologie renali. Una scelta politica scellerata – si legge ancora nel comunicato -, quella presa dalla Regione Piemonte, che non tiene conto né dell’esigenza della cittadinanza, men che meno degli investimenti importanti effettuati nel recente passato, considerando i lavori di ammodernamento effettuati nei reparti casalesi, oggi pienamente funzionali”.
I dipartimenti declassati rimarranno solo per interventi di routine e resteranno soltanto cinque postazioni dedicate ai pazienti che dovranno sottoporsi alla dialisi.
“Il Presidio Sanità – conclude la nota – non può che domandarsi dove fosse l’Amministrazione Palazzetti quando era necessario far sentire la propria voce, chissà, anche sbattere i pugni, al fine di mantenere l’Ospedale Santo Spirito un polo importante per la sanità monferrina e casalese. Casale non merita di essere svenduta per banali giochi politici”.

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