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DA PIERCARLO FABBIO – COORDINATORE CITTADINO DI FORZA ITALIA E CAPOGRUPPO IN CONSIGLIO COMUNALE

ESECRABILE OSTRACISMO DA PARTE DELLA MAGGIORANZA NEI CONFRONTI DEL CONSIGLIERE LOCCI –
Decisamente incresciosa è da considerarsi la scelta effettuata dal Gruppo consiliare PD e dalla Giunta guidata dal sindaco Rossa, durante i lavori del Consiglio Comunale di mercoledì 18 e giovedì 19 maggio 2016 dedicati all’esame dei documenti del Bilancio di previsione 2016-2018.
I fatti sono noti ed è stato il presidente del gruppo PD, Fabio Camillo, a dichiarare in aula che, a differenza di ciò che fino ad allora era successo (emendamenti presentati da Fabbio, Sarti, Sciaudone variamente approvati o respinti) si sarebbe realizzata in una brusca interruzione nel caso degli emendamenti presentati dal collega Emanuele Locci, componente il gruppo consiliare del PDL. In sintesi gli emendamenti sarebbero stati respinti in toto in quanto proprio presentati dal Consigliere in questione. È così è successo fino al termine dell’esame dei 28 emendamenti con primo firmatario Emanuele Locci.
Forza Italia Alessandria ritiene il fatto estremamente grave, in quanto pone in essere un ragionamento assolutamente inaccettabile e cioè che la sindaco Rossa e il PD abbiamo la facoltà di consegnare la patente di accettabilità e di ammissibilità non tanto alle materie trattate in un dibattito consiliare, ma addirittura ai Consiglieri in quanto tali. Se ritenuti bravi, allora, trattati non alla pari, ma con accondiscendenza; se considerati cattivi, allora condannati all’ostracismo.
Non possiamo accettare queste pratiche, esprimiamo la solidarietà al collega colpito e stigmatizziamo questi comportamenti specie quando paiono ispirati dal Sindaco (cioè il primo cittadino di Alessandria e non il segretario di una parte politica, quindi con una funzione istituzionale anche di tutela dell’equilibrio e dell’equità) e sostenuti dal maggior partito della maggioranza. Insieme hanno, di fatto, la responsabilità di ciò che sta succedendo in Alessandria. E forse sarebbe veramente il caso che i cittadini in ultima analisi, non venissero trattati come persone di serie B in quanto hanno espresso il loro voto verso esponenti di una parte politica a loro avversa.
Forse, in questa città, anziché acuire le condizioni di una guerra civile fra le forze politiche che dura ininterrottamente dal 2011, occorrerebbe ritrovare le condizioni per un dialogo e confronto che migliori le condizioni del bene comune e tenda a migliorare la vita dei cittadini. Altrimenti, così facendo, la politica non troverà mai le condizioni per servire, ma solo per chiudersi sempre più in se stessa e quindi non servire a niente e a nessuno e a implodere al posto di produrre buone decisioni.

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