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Aggressioni da parte di pregiudicati che invece di essere in galera sono a piede libero

Alessandria – Oltre al moltiplicarsi dei furti di biciclette, per cui c’è da chiedersi se sia mai possibile che nessuno veda mai niente, e che nessuno, vedendo, tenti di evitare il furto in atto, ora siamo di fronte al fenomeno di atti di violenza ed aggressione gratuiti. Stanotte un rumeno di 30 anni è stato accoltellato all’addome da Fabrizio Diana, un alessandrino di 41 anni già noto alle forze dell’ordine (tempo fa aveva avuto un Daspo). Erano ubriachi ed hanno iniziato a litigare. Dalle parole ai fatti ed scoppiata una rissa che ha coinvolto, oltre ai due litiganti, anche altri tre compari del rumeno. A quel punto l’italiano ha estratto un coltello a serramanico col quale ha colpito il rumeno di 30 anni che è finito all’ospedale dove attualmente è ricoverato dopo essere stato operato al fegato. Se la caverà. L’italiano dopo l’accoltellamento è scappato ma è stato raggiunto dai tre rumeni che l’hanno aggredito colpendolo ripetutamente con calci e pugni. Qualcuno, vedendo la scena, ha chiamato sia il 118 che il 113, per cui il primo rumeno è finito all’ospedale, e gli altri quattro, l’italiano e gli altri rumeni in questura per accertamenti. Per tutti sono scattate le manette: l’italiano deve rispondere di rissa aggravata e tentato omicidio, i tre rumeni (C.D., C.A., A.R.V.), tutti trentenni, pure loro con precedenti per reati contro il patrimonio, per rissa aggravata e lesioni. Attualmente i quattro sono “ospiti” del Don Soria. Altra aggressione, stavolta ai danni di un marocchino di 29 anni, malmenato da altri due marocchini di 27 e 18 anni, entrambi pregiudicati (ma sono tutti a piede libero questi signori?). La vittima ha chiamato il 112 e all’arrivo dei carabinieri ha detto di esser stato raggiunto dai due connazionali, picchiato e minacciato di morte con un coltello a serramanico se non se ne fosse andato immediatamente da Alessandria. La vittima ha aggiunto che già un paio di volte è stato vittima di un’aggressione simile, una volta a luglio in Lungotanaro e sabato scorso 20 agosto in corso Crimea dagli stessi aggressori che sono stati denunciati per minacce aggravate e percosse.

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