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Caos scolastico: signora professoressa… intanto si copra

Alessandria (Henry Jekill) – Mentre come ogni anno c’è il solito caos sull’assegnazione delle cattedre nelle scuole, prima che suoni il campanello (e non la campanella, perché fa driiin ed è elettrico) non si sa ancora chi dovrà andare dove. Pare che stavolta sia andato in tilt il programma del computer forse del provveditorato, anche se i computer fanno solo quello che comanda loro l’utilizzatore, ergo, in provveditorato o vattelapesca dove, qualcuno non sa usare il computer.
In sostanza sono state assegnate molte cattedre sbagliando le posizioni in graduatoria, il che si aggiunge ai moltissimi ricorsi con conseguenti ritardi nelle immissioni in ruolo e nel concorso. E siamo alle solite, col divampare dell’ormai rituale “guerra dei numeri”: da una parte il ministero dice che ci sono soltanto 98 iscritti in più dello scorso anno nelle scuole provinciali, mentre la stima della Regione è di 1500.
Risultato è il solito caos italiano con le classi che lunedì 12 settembre, all’inizio delle lezioni, quando suonerà il campanello, se avrà avuto ragione Torino “scoppieranno” di studenti, mentre i sindacati quantificano in oltre 550 i docenti necessari per assicurare il corretto servizio.
Intanto, leggendo un sito internet, sono stato colpito dalla fotografia che si vede sopra e che ritrae un’insegnante in abiti succinti.
Mi permetto di darle un consiglio signora professoressa: la prossima volta eviti di entrare a scuola in canottiera e indossi almeno una camicetta.
Lord Brummell amava ripetere che l’eleganza è alla base della civiltà. E siccome l’eleganza non si insegna ma si impara, dare il buon esempio diventa parte essenziale dell’attività didattica.

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