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Aspettando il Giro, Tortona ha vissuto le emozioni della Milano-Sanremo

Tortona – Aspettando il Giro, tanti tortonesi appassionati di ciclismo hanno assistito al passaggio della classicissima di primavera, la Milano-Sanremo, giunta alla 108a edizione, che, puntuale, sabato mattina è transitata lungo la circonvallazione in direzione di Rivalta Scrivia. La gara è stata preceduta dall’arrivo, giovedì pomeriggio, in Piazza Malaspina, della Gran Corsa di Primavera, la rievocazione ciclo-storica, alla quale sono ammesse solamente biciclette costruite prima del 1930. Ogni anno questa rievocazione è accolta con partecipazione e curiosità da tanti appassionati riscoprono il ciclismo che ha fatto la storia, per ricordare le imprese dei grandi campioni che proprio su quelle biciclette si allenavano sulle nostre colline, quando questo sport era fatto principalmente di fatica e sudore, non potendo ancora disporre delle moderne tecnologie e dai materiali sofisticati che ai giorni nostri talvolta fanno la differenza. Scopo della ciclostorica è quello di permettere a tutti gli appassionati di ciclismo, anche ai meno allenati, di percorrere in tre tappe lo stesso percorso della Milano Sanremo competitiva: Milano–Tortona km 126, Tortona–Finale Ligure km 116, Finale Ligure–Sanremo km 83. Nella notte tra venerdì 17 marzo e sabato 18 marzo è stata la volta della Classicissima d’Epoca, la rievocazione della Milano Sanremo, in tratta unica che, partita da Milano a mezzanotte, ha raggiunto Piazza Arzano attorno alle tre, per poi proseguire alla volta di Sanremo. “Il week end della Milano Sanremo offre ogni anno grandi emozioni – ha dichiarato l’assessora allo Sport Vittoria Colacino – e, al di là della competizione agonistica che richiama sempre ampio interesse e pubblico, si tratta d’una vera gioia tifare per i partecipanti alle ciclostoriche che vedono impegnati folti gruppi di appassionati di ciclismo. Lo spirito non competitivo che caratterizza queste rievocazioni consente ai partecipanti di conoscere il nostro territorio e di apprezzarne la bellezza, i sapori e l’ospitalità”.

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