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Scalfari prende duemila euro al mese per essere stato deputato per quattro anni

Red – “Pochi se lo ricorderanno. Eugenio Scalfari, il più famoso giornalista italiano vivente, è stato anche un politico in una parte assai breve della sua lunga carriera.
Eletto nel partito socialista, fece il deputato fra il 1968 e il 1972, quattro anni prima di fondare Repubblica”. Inizia con un j’accuse contro il fondatore di Repubblica l’inchiesta di Franco Bechis su Libero sui vitalizi degli ex parlamentari che, nel corso degli ultimi decenni, hanno percepito molto di più di quanto hanno versato.
Grazie a questi pochi anni da deputato Scalfari prende ogni mese un assegno lordo di 2.162,52 euro. “Non è un granché, e Scalfari – scrive Bechis – manco se ne accorgerà: le sue finanze dipendono sicuramente da altro. Però tutti insieme quegli assegnini- il famoso vitalizio degli ex onorevoli- hanno fatto negli anni un assegnone, superiore ai 908mila euro”. Una cifra ben superiore di quella che “la Camera stessa gli aveva messo da parte durante quella legislatura che fu pure sciolta anticipatamente”. “Fra quello che allora fu versato e quello negli anni incassato – spiega Bechis – c’è una differenza da 847mila euro, che mettono Scalfari ai primi posti della classifica dei re del vitalizio. Anche merito della sua buona salute e della evidente longevità”.
Ma su Scalfari c’è altro. Infatti, per metterne a fuoco la personalità, ricordiamo che è stato un fascista, anzi, un fascistone, in quanto sul periodico di partito “Roma Fascista”, n. 23 del settembre 1942 (quattro anni dopo le leggi razziali) scriveva: “Gli imperi moderni quali noi li concepiamo sono basati sul cardine della razza, escludendo pertanto l’estensione della cittadinanza da parte dello stato nucleo alle altre genti (…). La razza può considerarsi come un termine intermedio tra l’individuo e la specie, cioè fra due termini opposti, intendendo la specie, nel suo significato biologico, come la somma di tutti gli individui capaci di dare fra loro incroci fecondi”.
E sì, è proprio vero che nella vita si cambia.

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