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Nonostante la parola data dal sindaco di Piacenza, è stato ucciso il cinghiale Agostino, l’amico di tutti

Piacenza – Agostino, il cinghiale che si era inoltrato per errore nel parco della Galleana, è morto per mano delle istituzioni a sole tre ore dal suo recupero incruento organizzato da specialisti del settore. L’ingiusta e inutile uccisione di Agostino rimarrà una delle più grandi sconfitte di civiltà di una Giunta incapace di tutelare i viventi sul suo territorio. Da alcuni giorni il cinghiale si era inoltrato per errore nel Parco della Galleana, il più grande parco urbano di Piacenza. Dai suoi primi avvistamenti il parco era stato chiuso e l’Amministrazione Comunale, coadiuvata dalla Polizia Provinciale, nella persona della dottoressa Annamaria Olati, ha visto come unica soluzione incaricare i cacciatori della liberazione del parco dall’ospite a loro indesiderato. Sono numerose le testimonianze di cittadini che attestano la non aggressività e non pericolosità di Agostino, sorpreso a prendere il pane dalle mani di un cittadino. Le associazioni animaliste, subito intervenute per tutelare l’animale già dai primi maldestri tentativi di suo allontanamento da parte dei cacciatori, erano riuscite in quella stessa mattinata a partecipare a un tavolo tecnico con il sindaco Paolo Dosi e le autorità preposte, durante il quale era stato proposto, in alternativa alla narcosi seguita da abbattimento di Agostino, una soluzione totalmente incruenta. Gli attivisti hanno concordato con le istituzioni di fare intervenire per il recupero gli esperti del Centro Fauna Selvatica di Modena “Il Pettirosso”, che si è reso disponibile ad adottare Agostino. “Il Pettirosso” è, tra l’altro, riconosciuto come uno dei centri migliori e più qualificati per il recupero della fauna selvatica in Italia.
Dichiara un portavoce di META che rappresenta tutti gli animalisti coinvolti nel caso di Agostino: “Venerdì 22 giugno abbiamo cercato di metterci in contatto telefonico con l’Amministrazione Comunale e soprattutto con Maria Grazia Granada, responsabile del Parco della Galleana, così come con gli altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale facenti parte del tavolo tecnico. Ci siamo allarmati e insospettiti nel vedere come si negassero e non rispondessero alle nostre ripetute chiamate. Abbiamo avvisato “Il Pettirosso” che ci ha confermato di essere pronto per le operazioni di recupero stabilite per il pomeriggio. La doccia gelida – prosegue l’attivista di META – è arrivata quando abbiamo appreso da una telefonata da parte dei giornalisti che il Comune aveva rotto i patti e tre ore prima del pianificato e autorizzato intervento de “Il Pettirosso”, Agostino era stato assassinato. Il Sindaco parla di diversi nuclei intervenuti (Polizia Provinciale, Forestale ecc.) e, per giustificare l’abbattimento, riporta inverosimilmente che l’animale avrebbe caricato il personale intervenuto all’ennesima dose di narcotico, come se non fosse in ogni caso previsto, secondo la loro soluzione, l’abbattimento dell’animale in seguito a narcosi”.
“La morte di Agostino ha colpito nel profondo tantissimi cittadini – dichiara Gian Marco Prampolini, presidente di LEAL Lega Antivivisezionista – e abbiamo apprezzato il modo civile e costruttivo di condurre la trattativa da parte degli attivisti di META e Fronte Animalista e dei rappresentanti delle altre associazioni e movimenti locali. Non solo stigmatizziamo il comportamento di chi ha deciso frettolosamente e slealmente di passare alle vie di fatto, ma stiamo indagando per capire se ci sono gli estremi per agire legalmente nei confronti di una Amministrazione inadeguata a tutelare una vita presente sul suo territorio”.

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